A partire da oggi, lunedì 8 febbraio, quasi tutta Italia si trova in zona gialla. Fanno eccezione solo Puglia, Sicilia e Umbria, rimaste in zona arancione, e la provincia di Bolzano, che ha deciso di tornare in lockdown. Poi ci sono alcune aree del Paese, dalla provincia di Perugia a 27 comuni del Molise, dove sono scattate le mini zone rosse per contrastare la diffusione delle varianti del Covid. Alcune restrizioni di base restano valide in tutto il Paese, in attesa del nuovo dpcm previsto per lunedì 15: è ancora vietato spostarsi tra Regioni, salvo motivi di necessità, salute o lavoro, ed è sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Cambiano invece le regole per tutti i territori che possono beneficiare di un allentamento delle misure. Ecco cosa è possibile fare (e cosa no) nelle varie fasce di rischio.

Le regole della zona gialla – Le Regioni che si trovano in zona gialla sono Abruzzo, Sardegna, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento e Toscana. Qui è consentito muoversi liberamente, a patto che non si esca dai confini regionali. Resta valida la regola sulle visite nelle case private: si può andare da amici e parenti una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti fino alle 18: ai tavoli ci si può sedere al massimo in 4. Dalle 18 alle 22 resta consentito il servizio da asporto (non per i bar senza cucina e le enoteche), mentre la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Aperti tutti i negozi, tranne i centri commerciali nei week-end. Dal lunedì al venerdì, inoltre, sono aperti i musei. Una novità introdotta con l’ultimo decreto Covid del governo e che consente a tanti musei di riaprire i battenti dopo la chiusura più lunga dalla Seconda guerra mondiale.

Le regole della zona arancione – In Puglia, Umbria, Sicilia sono in vigore le restrizioni da fascia arancione. Ciò significa che non è consentito spostarsi fuori dal comune in cui si vive, tranne che per motivi di lavoro, urgenza o salute da documentare con autocertificazione. Resta in vigore la deroga introdotta a Natale per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, per i quali è autorizzato lo spostamento nel raggio di 30 chilometri (anche in un’altra regione limitrofa) ma non verso i capoluoghi di provincia. È consentita invece la circolazione libera nel proprio comune e si può anche far visita a parenti ed amici, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti solo per asporto dalle 5 alle 22. Bar senza cucina ed enoteche devono sospendere l’asporto alle 18. È invece consentita senza limiti di orario la consegna a domicilio. Aperti senza restrizioni di orario i negozi.

Le regole delle mini zone rosse – La novità di questa settimana è la creazione di zone rosse locali nei territori in cui sono stati accertati focolai di varianti del Covid (inglese, brasiliana o sudafricana). Qui sono in vigore le regole più stringenti: vietato spostarsi da casa salvo per motivi di lavoro, salute o necessità da documentare con autocertificazione; negozi chiusi; bar e ristoranti aperti solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Anche in questo caso, bar senza cucina ed enoteche hanno l’obbligo di interrompere l’asporto alle 18. Resta in piedi inoltre la deroga che consente di far visita a parenti e amici nel proprio comune, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. A partire da quell’ora scatta infatti il coprifuoco.

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