Una sagoma sul fondale del fiume ha attirato l’attenzione delle squadre di soccorso, ma la forte corrente e la visibilità molto scarsa hanno impedito ai soccorritori di effettuare il recupero: le operazioni riprenderanno domani mattina. Sabato scorso, poco più a sud, era stata recuperata la salma di Laura Perselli. Il figlio della coppia, Benno, resta in custodia cautelare con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadaveri
Quattro giorni dopo il ritrovamento della salma di Laura Perselli, i vigili del fuoco hanno individuato nell’Adige un altro corpo. Un’ombra sul fondale del fiume ha attirato l’attenzione delle squadre di soccorso e ora viene controllata in modo approfondito: potrebbe essere il cadavere del marito, Peter Neumair. La coppia era scomparsa a Bolzano lo scorso 4 gennaio: il figlio Benno resta in custodia cautelare con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadaveri. Per il momento, però, non è stato possibile recuperare il corpo: la corrente in questo luogo è forte e la visibilità nell’acqua era molto scarsa a causa delle piogge e dello scioglimento della neve. La ricerca è stata interrotta senza risultato con l’arrivo del buio. Mercoledì le squadre torneranno nel punto nel quale l’ecoscandaglio ha segnalato una sagoma, compatibile con quella di un corpo umano.
Nei giorni scorsi è stato ridotto il deflusso delle dighe che alimentano l’Adige. Questo ha portato a un abbassamento del livello del fiume e, sabato scorso, al ritrovamento del corpo di Laura Perselli. Poi però le ricerche sono state ostacolate dalla pioggia e dallo scioglimento della neve, che hanno reso l’acqua più torbida. Oggi il lavoro dei vigili del fuoco è ripreso e l’ecoscandaglio ha avvistato la sagoma nella zona di Laimburg, che si trova tra Vadena e Ora, a circa nove chilometri dal ponte di Ischia Frizzi, sul quale erano state trovate tracce di sangue compatibile con quello di Peter Neumair.
Ancora più a sud, nella zona di San Floriano, sabato era stato recuperata la salma di Laura Perselli. La Procura non ha ancora comunicato la data dell’autopsia, anche perché la difesa ha chiesto che venga eseguito in incidente probatorio. L’esame sarà cruciale per chiarire le cause del decesso: sul cadavere sarebbero presenti dei segni evidenti. Non si può escludere che essi siano conseguenti a ferite mortali, forse anche da strangolamento, ma non si può escludere nemmeno l’ipotesi contraria, che siano stati cioè provocati accidentalmente dalla lunga permanenza del cadavere nel fiume.
Secondo l’accusa, il figlio Benno Neumair ha gettato i corpi dei genitori dal ponte di Ischia Frizzi la sera del 4 gennaio, dopo averli ammazzati nella bella casa di via Castel Roncolo, a Bolzano. Stando all’ipotesi investigativa, il 30enne insegnante e appassionato di fitness ha ucciso prima il padre Peter e poi la madre, rientrata a casa intorno alle 18.30. I Ris hanno svolto l’ultima volta il 2 febbraio scorso accertamenti all’interno dell’abitazione e nel cortile, così come hanno analizzato la Volvo di famiglia alla ricerca di eventuali prove. Con quella macchina Benno Neumair la sera del 4 gennaio è andato fino a Ora, dove ha trascorso la notte da un’amica. I suoi legali continuano a ribadire che “Benno non ha nulla ha da nascondere”.