Scienza

Covid, Iss: “La variante inglese non ha come target specifico i bambini. Aumento dei contagi in tutte le fasce d’età”

Attenzione alle scuole con questa nuova variante molto più contagiosa" scrive su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, postando un articolo pubblicato online su 'The British Medical Journal'

Ci sono ancora molti studi in corso, ma al momento non sembra che la variante inglese – responsabile dell’impennata dei contagi in alcuni paesi europei, in particolare nel Regno Unito, e da alcuni giorni anche in Italia – “abbia come target specifico i bambini, ovvero non li infetta in maniera particolare rispetto agli altri”. Mentre per quanto riguarda le altre varianti, la brasiliana e la sudafricana. “i dati non sono ancora sufficienti a formulare ipotesi”. Sono le comunicazioni degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in un aggiornamento delle Faq sulle Varianti del Sars-Cov-2. Rispondendo alla domanda “Le varianti colpiscono in maniera particolare i bambini?”, gli esperti scrivono: “Finora le varianti più preoccupanti non sembrano causare sintomi più gravi in nessuna fascia di età“.

La malattia Covid, si legge, “si presenta con le stesse caratteristiche e i sintomi sono gli stessi di tutte le altre varianti del virus. In termini di trasmissibilità la variante ‘inglese’ manifesta un aumento per tutte le fasce di età, compresi i bambini“. Nella sezione “Speciale COVID-19: Varianti del virus”, l’Iss risponde a molte domande dei cittadini in materia, dal funzionamento del monitoraggio delle mutazioni in Italia alla capacità di protezione dei vaccini sulle varianti, fino a quali sono i test oggi utilizzati per individuarle. La variante inglese dimostra una capacità di diffusione più con il conseguente aumento di contagi e in questi giorni si moltiplicano le segnalazioni in Centro Italia: Abruzzo, Umbria, Marche.

“Attenzione alle scuole con questa nuova variante molto più contagiosa” scrive su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, postando un articolo pubblicato online su ‘The British Medical Journal‘. Nel testo, in cui viene riportato anche il commento di Burioni, si evidenzia un aumento dei contagi Covid-19 tra i bambini in Italia e in Israele, forse – ma è ancora da dimostrare – legato alla diffusione della variante inglese di Sars-CoV-2, più trasmissibile.