Samsung Galaxy S21 5G si presenta come il modello base della linea di smartphone top di gamma dell'azienda per il 2021. Visto sotto questo punto di vista, i compromessi che il brand ha dovuto fare per contenerne il prezzo sembrano forse troppi. Se presa in considerazione la fascia di prezzo in cui questo smartphone si colloca, tuttavia, difficilmente è possibile trovare un concorrente che sia al suo stesso livello.
Samsung Galaxy S21 5G è il modello base del trio di prodotti top di gamma annunciati dall’azienda a gennaio e che ci accompagneranno per tutto il 2021. Nonostante la nomenclatura scelta da Samsung per questo prodotto, dopo aver provato attentamente lo smartphone per un paio di settimane, credo che più che un successore di Samsung Galaxy S20 5G questo dispositivo rappresenti una conferma del grande successo ottenuto da Samsung Galaxy S20 FE 5G.
Qualcuno potrebbe persino arrivare a definire questo modello un Galaxy S21e o Galaxy S21 Lite sotto mentite spoglie, tuttavia sotto la scocca plastica di questo piccoletto batte il cuore di un vero drago! Fortunatamente Samsung non ha solo rimosso accessori dalla scatola e calato di grado alcune delle specifiche ma ha anche abbassato di molto il prezzo di vendita, migliorando gli aspetti che riteneva più importanti.
Samsung ha puntato molto sul design dei suoi nuovi top di gamma del 2021. Il grande scalino presente sul retro del dispositivo e necessario ad ospitare le ottiche delle fotocamere è stato integrato con dei raccordi ai bordi metallici dello smartphone. Se dopo un primo sguardo alle immagini non avevo apprezzato molto, di persona la soluzione è più piacevole.
Oltre a donare al Galaxy S21 un design iconico, questo piccolo blocco metallico risulta leggermente più rialzato rispetto alle tre lenti in vetro delle fotocamere andandole a proteggere da eventuali graffi. Lo smartphone traballerà un po’ sul tavolo, questo è vero, ma sappiamo tutti come la stragrande maggioranza degli utenti comunque utilizzi una cover a protezione del proprio acquisto. Chi come me non la usa, invece, non si potrà lamentare di più di quanto possa fare con i modelli della concorrenza.
A protezione del display troviamo un pannello di Gorilla Glass Victus prodotto da Corning e una pellicola di plastica preapplicata. Rispetto al suo predecessore, il Galaxy S21 5G migliora ancora il proprio display in alcuni punti chiave anche se Samsung ha deciso di abbassarne la massima risoluzione. Sì, perché se su Samsung Galaxy S20 5G era possibile scegliere tra utilizzare la risoluzione massima del pannello QHD+ a 60 Hz oppure sacrificare un po’ della chiarezza dell’immagine a favore del refresh rate a 120 Hz, ora non c’è scelta.
A differenza di tutti i prodotti top di gamma di Samsung prodotti da Galaxy S6 in poi, Galaxy S21 monta un pannello Dynamic AMOLED 2X da 6,2 pollici con risoluzione “solo” Full HD+, un piccolo passo indietro che però non in molti noteranno. Infatti, anche il modello di punta del brand per il 2020 usciva dalla scatola con impostata tale risoluzione e abilitato il refresh rate dinamico fino a 120 Hz, impostazione che probabilmente in pochi sono andati a modificare.
In questo senso vediamo un’altra similarità con Galaxy S20 FE: Samsung ha preferito rinunciare a qualche pixel in favore di un prezzo finale più contenuto.
Sorvolando su questo compromesso che in molti accetteranno senza troppo storcere il naso, il pannello montato su questo dispositivo è uno dei migliori sul mercato. Samsung ha sempre utilizzato sulle ammiraglie della propria flotta di smartphone i display migliori che ha a disposizione e con questo S21 non ha fatto un’eccezione.
La mancanza di bordi curvi (non sono leggermente curvi come in altri modelli ma sono proprio perfettamente piatti) sono sicuro farà piacere a una gran fetta della clientela dell’azienda. La luminosità massima raggiunge un valore di picco di ben 1300 nit, rendendo la visione dei contenuti HDR10+ una vera goduria per gli occhi e porta la leggibilità al sole a livelli in cui gareggiano solo i prodotti della classe più alta.
Il refresh rate dinamico che può abbassarsi fino a 48 Hz per risparmiare batteria non si nota nell’uso di tutti i giorni e questo è un ottimo risultato. Lo smartphone risulta sempre incredibilmente fluido, ciò significa che la variazione di velocità di aggiornamento del display avviene in tempi impercettibili. Samsung ha anche implementato un filtro per la luce blu intelligente per la salvaguarda degli occhi, in grado di regolarsi automaticamente in base all’ambiente che vi circonda.
Dietro al display è installato un nuovo lettore di impronte ultrasonico, un’evoluzione di quello utilizzato sui modelli meno recenti e ben il 50% più veloce. Finalmente non solo lo sblocco avviene in un battito di ciglia ma il lettore risulta incredibilmente preciso. Una volta abituata la memoria muscolare ad appoggiare il dito nell’area dedicata alla scansione, che è stata aumentata del 77% rispetto a prima, sbloccare lo smartphone sarà un piacere.
In un momento storico in cui le mascherine la fanno da padrone ed impediscono il riconoscimento facciale, usare una tecnologia di lettura delle impronte così avanzata e ben funzionante su uno smartphone non può che fare piacere.
Gli smartphone top di gamma di Samsung sono quasi sempre stati disponibili in due versioni differenti in base al mercato di vendita: una con SoC prodotto da Qualcomm, solitamente dedicata agli USA ed al mercato cinese, ed un’altra con SoC prodotto internamente, dedicata al mercato internazionale. Tecnicamente, essendo le varianti pubblicizzate con lo stesso identico nome e come fossero lo stesso identico prodotto, le differenze dovrebbero essere minime.
Per quanto Samsung ci provi, tuttavia, è da parecchi anni che non riesce a pareggiare con la propria versione di chip le performance di potenza e consumo che caratterizzano i chip di Qualcomm.
Ma facendo un passo indietro, cosa c’è al cuore di questo piccolo flagship? Nella versione in vendita in Italia e da noi ricevuta per la recensione è installato un SoC Samsung Exynos 2100 dotato di un processore octa-core abbinato a 8 GB di RAM.
Se questi numeri e queste sigle non vi dicono nulla, sappiate che il riassunto è che Galaxy S21 5G è uno smartphone bestiale! Non c’è task che lo spaventi, non c’è gioco che lo faccia rallentare e, nonostante la capacità della batteria non sia delle più grandi mai viste, i consumi sono sotto controllo.
Nonostante le prestazioni siano davvero ineccepibili, è doveroso sottolineare che nuovamente in Italia ci siamo ritrovati con la variante di Smartphone con l’esperienza “peggiore” tra le due. Non vorrei essere frainteso e voglio ribadire il fatto che la mia esperienza con S21 5G Exynos è stata priva di macchia, però è doveroso sottolineare alcuni punti in cui il chip di casa Samsung ancora fatica a reggere il confronto con la concorrenza.
Secondo quanto dimostrato da vari test condotti con entrambe le varianti di smartphone, non solo la variante Qualcomm Snapdragon 888 risulta leggermente più potente sul breve periodo ma è in grado di sostenere le proprie prestazioni più a lungo. Una vittoria per il chip Exynos può essere trovata solo a livello di consumo energetico, il quale è ora perfettamente allineato con il diretto concorrente.
Samsung quest’anno ha rimosso dalla famiglia Galaxy S21 lo slot per le schede di memoria Micro SD. Andando a scegliere il taglio di memoria da acquistare tra 128 GB e 256 GB tenetelo bene a mente. La suite di antenne e modem per la connettività è davvero completa con il Samsung Galaxy S21 che può contare sul Wi-Fi 6 e sul 5G. Ho riscontrato un solo problema durante il mio tempo in compagnia del dispositivo: in un’area in cui Xperia 5 II era in grado di collegarsi alla rete 5G e navigare senza problemi, il Galaxy S21 è rimasto sempre saldamente agganciato alla rete 4G.
Prima di iniziare a parlare della qualità degli scatti vediamo insieme com’è composto il comparto fotografico di Galaxy S21 5G. La fotocamera principale è da 12 Mpixel f/1.8 così come la ultra grandangolare, che ha però un’apertura focale minore. Per quanto riguarda il teleobiettivo, l’azienda ha deciso di optare per un sensore da 64 Mpixel con lenti f/2.0 ma con zoom ottico pari solo a 1,1x. Lo zoom ibrido 3x effettuato dall’azienda avviene semplicemente “ritagliando” (crop) l’immagine sul sensore. E si nota.
In condizioni ottimali il Samsung Galaxy S21 5G è uno degli smartphone in grado di scattare forse le foto migliori che possiate desiderare. Le immagini sono ricche di vita, di colore e generalmente, dove il contrasto tra le zone illuminate e quelle più buie è elevato, l’elaborazione dell’immagine mantiene tantissimi dettagli. Con “condizioni ottimali” non intendo solo di giorno e con il sole, ma anche di notte se il soggetto è illuminato da sufficienti fonti di luce artificiale o sono presenti punti di luce sullo sfondo.
La modalità ritratto ha fatto passi da gigante e, fotografando principalmente persone o animali, si nota come le immagini risultanti siano decisamente ben riuscite. Sinceramente continuo a preferire il metodo di elaborazione del bokeh dei Pixel di Google o degli iPhone di Apple che restituiscono un risultato a mio parere più naturale e realistico, ma Samsung ha fatto un ottimo lavoro.
Le cose si fanno più difficili andando però a guardare i dettagli. Tralasciando lo zoom digitale che sopra il 5x è pura spazzatura (mi dispiace Samsung, arrivare all’ingrandimento 30x con questa configurazione sensore/lente è stata una pessima idea) negli scatti indoor o comunque in situazioni più difficili si iniziano a notare dei problemi che mai mi sarei aspettato da un top di gamma nel 2021.
Gli scatti ottenuti dalla fotocamera grandangolare, per quanto molto coerenti con quelli catturati dal sensore principale, hanno un problema di vignettatura e perdita di dettaglio verso i bordi dell’inquadratura. La cosa non si nota in pieno sole e all’aperto, ma provate a scattare qualche foto in un ambiente chiuso e lo noterete all’istante.
Alcune delle immagini ottenute utilizzando il sensore da 64 Mpixel, anche a bassi livelli di zoom, hanno ottenuto una tinta innaturale oppure sembravano dei dipinti ad acquerello. E non è l’unica volta che è capitato: questi scatti fatti nell’unica giornata di sole che ho visto in queste due settimane hanno una colorazione blu quasi innaturale nel cielo e vi posso assicurare che a occhio nudo la tonalità non era quella ha immortalato Galaxy S21.
Altri problemi di elaborazione dell’immagine possono essere riassunti da questa foto del mio cagnolino: nonostante si veda che il sensore da 12MP è in grado di catturare ottimi dettagli (i jeans), il pelo del cane è stato esageratamente smussato e si è perso praticamente tutto il dettaglio in quella parte dell’immagine.
I problemi potrebbero essere dovuti al diverso ISP in uso su questo Exynos 2100 (e alcune prove di confronto diretto sembrano avvalorare questa mia teoria) o all’elaborazione dell’immagine che ha ancora bisogno di lavoro da parte dell’azienda. Se questo smartphone fosse stato venduto come una variante Lite o Fan Edition non mi sarei soffermato a guardare pixel per pixel le foto alla ricerca di problemi, ma se Samsung vende questo prodotto come parte della famiglia di top di gamma che abbiamo negli anni imparato ad amare, dovrebbe fare di meglio.
Lo smartphone è in grado di registrare anche video in 8K a 24 FPS ma, a causa dell’evidente rolling shutter e del basso conteggio di frame al secondo, il mio consiglio è di optare ancora per il 4K come risoluzione massima. Un applauso è comunque da fare all’azienda per l’implementazione di moltissime modalità di scatto entusiasmanti come Scatto Singolo e modalità di registrazione video come Vita da regista, le quali permettono a moltissimi utenti di realizzare foto e video in modi che mai avrebbero pensato. La fotocamera frontale da 10 Mpixel f/2.2 è invece eccellente e non sembra essere affetta dagli stessi problemi di elaborazione software che ho notato per gli altri tre sensori.
Sapevamo già in anticipo che S21 è dotato di un sistema stereo formato dall’altoparlante nella parte bassa dello smartphone e dalla capsula auricolare amplificata e ci ricordavamo anche del fatto che AKG è di proprietà di Samsung, quindi il fatto che Galaxy S21 abbia degli speaker di qualità non avrebbe dovuto stupirci.
Nonostante ciò, dopo esserci seduti sul divano per la prima volta con in mano questo prodotto, siamo rimasti comunque piacevolmente sorpresi. Non solo il volume è alto ed i bassi fanno sentire prepotentemente la propria presenza, ma la qualità ad ogni livello di volume è eccellente. I vari suoni, indipendentemente dalla loro frequenza, sono molto ben separati e distinguibili. Il suono è pulito e piacevole ma allo stesso tempo potente e soddisfacente!
Purtroppo del jack da 3,5mm non c’è traccia me era abbastanza scontato. Quello che invece non era scontato è che Samsung ha rimosso sia le cuffie USB Tipo-C sia l’adattatore per cuffie dalla confezione, rendendo l’ascolto “in privato” possibile solo se si possiede un paio di auricolari bluetooth oppure delle cuffie USB magari ereditate da smartphone acquistati in precedenza.
Ormai si sono sprecate infinite parole riguardo ai software Samsung, al fatto che siano lenti, che gli smartphone siano pieni di bloatware, che l’esperienza di Android “stock” è migliore. La One UI 3.1 basata su Android 11 installata su Samsung Galaxy S21 5G (ma non solo) è un’ottima variante di sistema operativo, la quale ha raggiunto un’incredibile maturità e offre funzioni su cui moltissimi altri dispositivi di altri brand non possono fare affidamento.
Le animazioni sono fluide e piacevoli, la UI/UX è stata pensata per facilitare la maggior parte delle operazioni ad una mano e, nonostante le impostazioni siano obiettivamente una giungla, la ricerca rende ogni singola funzione accessibile in un batter d’occhio.
La particolarità del software Samsung è che è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di utente. Partendo dai meno esperti, i quali si aspettano di trovare ogni applicazione che utilizzano solitamente più frequentemente già disponibile sullo smartphone al primo avvio e che non hanno interesse ad utilizzare le mille funzioni avanzate o nascoste, fino all’utente smanettone che vuole avere il controllo totale del proprio device, rimuovendo le applicazioni che non utilizza e modificando ogni singolo settaggio, tutti possono trovare la propria quadra.
È vero, oltre alle applicazioni Google preinstallate (della quale tutti si lamentano però nessuno può fare a meno, come ci insegna la vicenda Huawei), sono presenti le alternative Samsung e alcune app Microsoft. Tuttavia queste applicazioni non sono inserite a caso ma permettono a Samsung di dare ulteriore valore aggiunto al proprio prodotto. Inutile ricordare come i top di gamma dell’azienda siano i soli ad integrarsi perfettamente con Windows 10 per una migliore produttività o l’incredibile versatilità di Samsung DeX sia su PC che in modalità standalone tramite cavo (lo smartphone ha una porta USB Tipo-C 3.2) o wireless.
La possibilità di utilizzare le app in finestre popup o di poter lanciare velocemente due app in schermo condiviso sono altre due funzioni che posso citare. L’integrazione della galleria con OneDrive oppure la sincronizzazione delle note con OneNote o l’applicazione per i “to-do” dell’azienda di Redmond sono solo altri esempi di funzioni uniche che, al momento, nessun’altro può vantare. Certo, questo se escludiamo gli iPhone di Apple con i Mac, ma per sfruttare tutto ciò bisogna essere fortemente legati all’ecosistema della casa di Cupertino.
Infine, Samsung è tra le pochissime aziende del mondo Android a garantire 3 anni di aggiornamenti di sistema, oltre ad aver dimostrato di aver migliorato (anche se ancora non perfezionato) la velocità di rilascio di tali aggiornamenti per i propri smartphone.
Samsung Galaxy S21 5G utilizza una batteria da 4000 mAh che, nonostante a prima vista possa sembrare piccola rispetto ad altri modelli di punta presentati di recente, svolge perfettamente il suo lavoro. Non fraintendetemi, è decisamente possibile scaricare lo smartphone prima di sera con il giusto impegno. Tuttavia, anche nelle giornate di utilizzo intense ma senza troppo gaming, si riesce tranquillamente a completare la giornata.
L’abbassamento del refresh rate del display aiuta davvero molto nel caso le vostre attività siano concentrate principalmente sulla lettura di messaggi, mail e pagine web statiche, mentre a poco serve se passate le giornate giocando o guardando molti video. Aiutano anche le varie ottimizzazioni software di Google e Samsung, come la batteria adattiva e la modalità scura.
Nel periodo passato in compagnia di Galaxy S21 5G siamo sempre riusciti a raggiungere le 5 ore di schermo acceso, un valore che riteniamo più che sufficiente per uno smartphone e che troviamo ancora migliore pensando alle dimensioni relativamente contenute di questo prodotto. La ricarica è supportata fino ad un massimo di 25 W con lo standard Power Delivery 3.0, un valore decisamente sotto tono rispetto alla concorrenza.
È presente la bobina per la ricarica wireless fino a 15 W ed è possibile utilizzare lo smartphone per la ricarica wireless inversa fino a 4,5 W, anche se personalmente lo sconsiglio. La batteria è perfettamente sufficiente per tenere in vita lo smartphone tutto il giorno ma non è abbastanza per aiutare gli amici in difficoltà o ricaricare completamente delle cuffie TWS.
Samsung Galaxy S21 5G si è rivelato, come previsto, uno dei migliori smartphone in commercio sotto moltissimi aspetti. L’azienda ha curato nel dettaglio ogni aspetto di un terminale che, nonostante alcuni difetti, riuscirà ad accontentare l’utente praticamente in ogni situazione.
È vero, non ha le migliori fotocamere in circolazione, la batteria è sufficiente ad arrivare alla fine di una singola giornata di utilizzo e il fatto che Samsung abbia rimosso lo slot Micro SD e non includa nella confezione gli accessori a primo impatto può far storcere il naso.
Tuttavia, calcolando la riduzione di prezzo che l’azienda ha messo in atto e le promozioni che essa offre per l’acquisto di un caricabatterie o delle cuffie wireless, credo che Samsung Galaxy S21 5G vada a posizionarsi in una fascia di mercato in cui al momento non è comunque possibile trovare di meglio.
Se siete alla ricerca di un flagship Android dalle dimensioni compatte ma che possa offrire comunque prestazioni impeccabili e un’esperienza d’uso di altissimo livello, è inutile cercare oltre.