Sono sei le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid. La prima sarà quella dei soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall’età. Lo prevede l’aggiornamento del piano nazionale, che definisce le priorità sulla base dei vaccini ad oggi disponibili e si è reso necessario dopo che l’Aifa ha consigliato l’uso del siero AstraZeneca per i soggetti dai 18 ai 55 anni. La seconda fase scatterà una volta completata l’immunizzazione degli over 80, cominciata questa settimana. Le prime 5 categorie, come gli ultraottantenni, riceveranno i vaccini a mRna, come Pfizer. Alla sesta categoria in ordine prioritario (le persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico) andrà invece il vaccino di AstraZeneca, che da oggi viene utilizzato per vaccinare i lavoratori sotto i 55 anni potenzialmente più esposti al contagio, come gli insegnanti e gli uomini delle forze dell’ordine.

Nell’aggiornamento del Piano nazionale vaccinazioni, anticipato dall’Ansa, si definisce quindi che i primi ad essere vaccinati nella fase 2, indipendentemente dall’età, saranno i soggetti ‘estremamente vulnerabili’, ovvero con patologie valutate “particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid”. Tra le fasce prioritarie nella fase 2 di sono inseriti anche gli over-70 (categorie 2 e 3), in virtù del più alto tasso di letalità associato. Queste categorie di priorità, si legge, “vengono definite sulla base del criterio anagrafico in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid”. Infatti, in questa fascia di età “il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10%“.

Ecco in ordine di priorità le 6 categorie previste:
Categoria 1 – Soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.
Categoria 2 – Le persone tra 75 e 79 anni
Categoria 3 – Le persone tra 70 e 74 anni
Categoria 4 – Le persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni
Categoria 5 – Le persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico
Categoria 6 – Le persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico (vaccino AstraZeneca)

Il documento di aggiornamento delle categorie e dell’ordine di priorità per la vaccinazione (‘Priorità per l’attuazione della seconda fase del piano nazionale vaccini covid-19′) è stato elaborato dal ministero della Salute – in collaborazione con Aifa, Iss e Agenas – ed è stato oggetto di confronto con il Comitato nazionale di bioetica. Verrà ora discusso in Conferenza Stato-Regioni. Le priorità sono state definite tenendo conto della riduzione delle dosi disponibili nelle prima fase e soprattutto sulla base delle indicazioni arrivate dall’Agenzia italiana del farmaco, che ha indicato il vaccino AstraZeneca per le persone sotto i 55 anni: “Di è visto che i dati di efficacia stimabili erano limitati agli under 55. Nella fascia 55-65 anni i dati erano talmente pochi da non poter dar luogo ad alcuna stima di efficacia”, ha ribadito anche oggi il Dg Aifa, Nicola Magrini.

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