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Coronavirus, Johnson: “Vaccinato il 25% degli adulti nel Regno Unito”. Spagna somministra AstraZeneca ai lavoratori essenziali

A oggi la Gran Bretagna ha vaccinato 13 milioni di persone, ma i decessi causati dal Covid anche oggi superano i mille. La Francia introdurrà da domani "i primi test salivari", effettuati dagli ospedali parigini. L'Ungheria dovrebbe ricevere entro la fine del mese la prima consegna di vaccini prodotti in Cina dalla Sinopharm 

In Gran Bretagna i decessi causati dal Covid-19 sono anche oggi più di mille, ma la campagna vaccinale continua a procedere spedita. La prima dose, ha detto il primo ministro Boris Johnson, è già stata somministrata a “un quarto dell’intera popolazione adulta“, cioè a 13 milioni di persone, inclusi “oltre il 90% degli ultra75enni e dei residenti nelle case di riposo”. La Spagna invece inizierà a somministrare il vaccino AstraZeneca ai lavoratori essenziali come la polizia, i vigili del fuoco e l’esercito, mentre la Repubblica Ceca, visti i ritardi nella distribuzione dei farmaci anti-Covid, ha annunciato che presto potrebbe seguire l’esempio dell’Ungheria, avvalendosi persino di vaccini non ancora approvati dalle competenti autorità a Bruxelles. Budapest ha infatti acquistato vaccini prodotti in Cina dalla Sinopharm, dopo avere già dato il via libera allo Sputnik russo.

Regno Unito – Le autorità sanitarie britanniche hanno registrato ulteriori 1.001 decessi da coronavirus tra le persone contagiate negli ultimi 28 giorni. Il dato è in diminuzione rispetto ai 1.052 decessi di ieri. Questo porta a 5.516 i decessi registrati negli ultimi sette giorni, con un calo del 25,9% rispetto ai sette giorni precedenti. Il totale delle vittime da Covid-19 nel Regno Unito è ora di 114.851 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati anche 13.013 nuovi casi di positività, a fronte di 579.266 test effettuati. I casi positivi accertati negli ultimi sette giorni sono stati 113.336, in diminuzione del 27,7% rispetto ai sette giorni precedenti.

Secondo i dati aggiornati a martedì, 13.058.298 persone hanno ricevuto la prima dose del vaccino, con un incremento di 411.812 rispetto al dato precedente. Nonostante la Gran Bretagna sia la prima in Europa per la somministrazione del farmaco, Johnson ha invocato però uno sforzo in più per arrivare all’obiettivo di coprire tutte le persone vulnerabili (15 milioni, contro i 13 raggiunti finora) entro l’obiettivo fissato del 15 febbraio. Il premier ha invitato tutti i residui over 70 non ancora chiamati a farsi vivi ai contatti online messi loro a disposizione. Di qua l’incoraggiamento e lo sprone sia al servizio sanitario (Nhs) e ai volontari impegnati in prima linea (verso i quali è stato prodigo di elogi), sia ai connazionali non ancora vaccinati inseriti nelle prime 4 categorie prioritarie dei gruppi d’età da 70 anni in su.

Per questi ultimi sono state create negli ultimi giorni linee ad hoc, telefoniche e online, dove potersi prenotare speditamente, senza più attendere una convocazione. Boris Johnson ha poi plaudito alle nuove linee guida aggiornate oggi dall’Oms che raccomandano l’utilizzo del vaccino a guida britannica Oxford/AstraZeneca per tutte le fasce di età – inclusi gli ultra55enni e 65enni – e anche in presenza di varianti del coronavirus. Linee che concordano con le indicazioni date al riguardo a livello nazionale dal governo e dai consulenti scientifici del Regno, incluso sull’estensione a 12 settimane dell’intervallo fra prima e seconda dose: certificando nelle parole del premier che “con un intervallo più lungo (il vaccino AstraZeneca) garantisce una protezione ancor maggiore”.

Spagna – Inizierà a somministrare il vaccino AstraZeneca ai lavoratori essenziali come la polizia, i vigili del fuoco e l’esercito. Le linee guida sui vaccini sono state pubblicate oggi dalle autorità sanitarie spagnole. Dovrebbero essere approvate nel corso della giornata dai funzionari sanitari regionali per i vaccini AstraZeneca, Pfizer e Moderna. Gli ultimi due sono già stati somministrati ai gruppi vulnerabili, compresi gli anziani e gli infermi. Le linee guida affermano che il vaccino AstraZeneca non dovrebbe essere somministrato a persone di età superiore a 55 anni o a persone con malattie gravi, perché non ci sono dati per dimostrare che su di loro sia efficace. In fila per il vaccino AstraZeneca ci sono insegnanti e personale di asili nido, scuole primarie e secondarie, farmacie, centri diurni per gli anziani e chi fornisce aiuto domiciliare ai pensionati.

Francia – Oltre ai tamponi molecolari gratuiti per tutti ormai da mesi e agli antigenici disponibili in quasi tutte le farmacie con risultati in 10 minuti, la Francia introdurrà da domani “i primi test salivari”, effettuati dagli ospedali parigini. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Olivier Véran, precisando che “ne saranno effettuati 200-300.000 alla settimana”. “Aspetto per stasera le raccomandazioni dell’Authority della Sanità – ha detto Vèran – i laboratori si stanno preparando con metodi di analisi in PCR (come i tamponi molecolari, ndr), stiamo lavorando insieme da settimane. Prioritari saranno i bambini, nelle scuole, così da poter identificare, senza troppo dar fastidio ai bambini, dei casi positivi, e proteggere l’istituto affinché resti aperto il più possibile”. I test salivari non avranno un risultato rapido, poiché saranno analizzati con la tecnica PCR dei molecolari, ma potranno evitare il prelievo naso-faringeo.

Ungheria – Dovrebbe ricevere entro la fine del mese la prima consegna di vaccini anti-Covid prodotti in Cina dalla Sinopharm e ha ordinato forniture sufficienti per vaccinare 2,5 milioni di persone. La scelta delle autorità di Budapest segue le critiche rivolte dal premier ungherese Viktor Orban all’Unione europea per “le lungaggini” nella campagna di vaccinazione. Anche i vertici del governo della Repubblica ceca hanno annunciato che presto potrebbero seguire l’esempio dell’Ungheria, avvalendosi persino di vaccini non ancora approvati dalle competenti autorità a Bruxelles.