Gli acquisti di piccoli appartamenti da mettere a reddito sono crollati nel 2020, ma secondo gli esperti la crisi sarà solo temporanea
Il Covid-19 ha messo in discussione una delle nostre maggiori certezze: il mattone. Come riportato anche sul Blog di Immobiliare.it, infatti, nel 2020 si sono bloccati gli affitti brevi e anche l’acquisto di piccoli appartamenti da mettere a reddito ha subito un brusco calo, specialmente nelle località turistiche e nelle grandi città. Che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
La domanda di mono e bilocali da affittare è sempre stata così elevata che moltissime persone hanno deciso di investire i propri risparmi in appartamenti di piccole (spesso piccolissime) metrature. Del resto, tra turisti e studenti universitari fuori sede non c’era il rischio che rimanessero vuoti troppo a lungo. Poi è scoppiata l’emergenza sanitaria e i cartelli “affittasi” hanno cominciato a moltiplicarsi persino in città richiestissime come Milano. Il primo risultato di questo surplus nell’offerta è stato che gli investimenti sono crollati, passando dal 15% del totale a quasi zero; il secondo è che sul mercato si trovano ottime occasioni: chi aveva acquistato ricorrendo a un mutuo e contando sulle entrate della locazione, infatti, in molti casi non è riuscito a pagare le rate ed è stato costretto a vendere con urgenza l’immobile, nonostante i tassi ai minimi storici.
Grazie all’arrivo del vaccino, secondo gli esperti la ripresa non tarderà ad arrivare: probabilmente già nel 2021 si vedrà un graduale aumento degli investimenti, che torneranno presto a viaggiare su cifre simili a quelle del pre-Covid. Per quanto riguarda i prezzi, invece, serpeggia qualche dubbio in più: alcuni sostengono che le piccole case usate da affittare perderanno valore; altri invece non lo ritengono probabile, almeno nei centri maggiori quali Milano.