“Stavolta non ce la faccio. Da diverso tempo non sono in accordo con alcune scelte del Movimento 5 stelle, è più che legittimo. Non posso far altro che farmi da parte. Da ora in poi non parlerò più a nome del Movimento 5 Stelle anche perché in questo momento il Movimento non parla a nome mio”. L’annuncio di Alessandro Di Battista arriva attraverso il suo profilo Facebook, con un breve video pubblicato nemmeno due ore dopo la certificazione del sì del Movimento 5 stelle al governo guidato da Mario Draghi. La linea di Beppe Grillo e dei vertici M5s ha infatti superato l’esame della piattaforma Rousseau, con oltre 44mila voti a favore (59.3%) e 30mila contrari (40.7%). Di Battista ringrazia gli iscritti di cui dice di “rispettare la decisione” e Beppe Grillo per avergli insegnato “a prendere posizione, anche andando controcorrente”. Proprio il cofondatore e garante si era speso in prima persona per la vittoria del sì, con un’entrata in campo probabilmente dirimente per orientare la base. Di Battista però precisa di non voler fare polemiche. “Le decisioni si devono rispettare ma si possono anche accettare. Però la mia coscienza politica non ce la fa a digerirle. Con il Movimento è stata una bellissima storia d’amore, piena di gioie e battaglie vinte. Anche con diverse delusioni e qualche battaglia disattesa o persa però questa è la politica. Non posso andare avanti, non posso non considerare determinate mie opinioni, determinate mie convinzioni politiche. Non posso proprio andare contro la mia coscienza”. Due giorni fa, in un’intervista ad Andrea Scanzi, aveva spiegato le ragioni del suo voto contrario, parlando di “assembramento parlamentare pericoloso”. Considerato da tempo la voce dei malpancisti, non è la prima volta che Di Battista si trova in forte dissenso con il Movimento. Così come spesso si è parlato di una sua uscita definitiva. Non è chiaro però se questa volta si tratta di un addio o di un arrivederci
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