Ripercorrendo la storia recente della Lega è facile trovare contenuti che cadono in contraddizione con l’evoluzione più recente del pensiero del partito. Tra le piroette più evidenti, tutta maturata nell’era Salvini, è quella sull’Euro. Nel 2014, con Matteo Salvini a caccia di consensi, la parola d’ordine del partito era “Basta Euro”, stampato in giallo sulle magliette e sui manifesti di partito. Addirittura in alcune feste della Lega (fu Nord) si poteva comprare in Lire. I big del partito andavano di comizio in comizio a buttare fango sui banchieri e sull’Europa della finanza, battagliando contro “la moneta che ha affamato gli italiani”. La giravolta è arrivata in questi giorni, improvvisa e fulminea, con la Lega che accantona definitivamente la sua anima No Euro per sedersi al tavolo di Mario Draghi.
Blob di Alessandro Madron
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