Saranno ospiti nel talk “Programma” di Claudia Rossi e Andrea Conti in onda in diretta Facebook e YouTube de Il Fatto Quotidiano e FqMagazine giovedì 11 febbraio dalle ore 15: sapremo qualcosa di più sul sit-show "Lui è peggio di me", in onda questa sera
Una cena d’estate, qualche diretta Instagram, molti punti in comune legati anche a vicende dolorose della vita privata. Così è nata l’amicizia e la collaborazione professionale tra Giorgio Panariello e Marco Giallini che hanno deciso di monopolizzare la prima serata del giovedì di Rai Tre per un nuovo esperimento televisivo: il sit-show “Lui è peggio di me”, in onda per quattro puntate dall’11 febbraio. Giorgio Panariello e Marco Giallini saranno ospiti nel talk “Programma” di Claudia Rossi e Andrea Conti in onda in diretta Facebook e YouTube de Il Fatto Quotidiano e FqMagazine giovedì 11 febbraio dalle ore 15.
Un ibrido tra sit-comedy e show televisivo di prima serata. Il titolo è un omaggio al film diretto da Enrico Oldoini nel 1985 con Adriano Celentano e Renato Pozzetto. Nella prima puntata saranno ospiti Marracash, Kasia Smutniak, Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Paola Turci, Piero Dorfles, Marco Travaglio e Filippo La Mantia. Tra gli altri ospiti annunciati per le prossime puntate anche Leonardo Pieraccioni, Vinicio Marchioni ed Edoardo Leo. La sigla iniziale è affidata a un brano cult di Raffaella Carrà “Tanti Auguri”. Una scelta non a caso spiegano i due mattatori: “Apriamo con la sigla e un monologo sulla responsabilità che ci sentiamo sulle spalle per debuttare in una Rete dai contenuti alti con protagonisti colleghi del calibro di Lucia Annunziata o Bianca Berlinguer”.
La scenografia è divisa in due studi differenti che riproducono da un lato un loft dallo stile newyorkese e dall’altra c’è una scrivania quasi ad evocare il late show, il talk americano. Saranno diversi i momenti dedicati alle interviste, alle chiacchiere inedite. Un po’ come accadrà con Marracash che dopo aver cantato un suo brano accompagnato da una super band in studio, si lascerà a qualche confidenza con Marco Giallini. Oppure lo chef La Mantia che cucinerà un piatto di pasta per Panariello che sarà poi interrotto dall’intellettuale, giornalista e critico Piero Dorfles. “Ci piace lavorare sui contrasti, tra alto e basso”, dicono all’unisono i due attori.
I monologhi però non saranno sulla realtà che ci circonda. “Parliamo del futuro, delle nostre vicende personali, del nostro passato – ha spiegato Panariello presentando lo spettacolo -. Eventi brillanti e dolorosi della nostra vita. Sono cambiate tante cose da quando scrivevo i miei monologhi per i miei varietà. Succedevano delle cose, li ricostruivo, li mettevo alla berlina. Oggi invece accadono mille cose repentinamente. Se registri qualcosa poi la mattina dopo è cambiato tutto e devi buttare tutto il registrato. La realtà supera abbondantemente la fantasia. Se io avessi scritto qualche settimana fa un monologo sulla crisi di governo in piena pandemia con gente strapagata che non riesce a mettersi d’accordo per il bene del Paese per prendere tre decisioni concrete, ci saremmo fatti una grossa risata per quanto assurdo”.
L’augurio dei due è che si possa tornare presto a teatro e al cinema: “Tutto si può fare con mascherine, distanziamento e platee riempite. I teatri si possono aprire poi starà anche alla nostra sensibilità di cittadini fare il resto con buonsenso”.