È oramai acclarato che Facebook cerca sempre di prendere spunto da altre piattaforme che via via stanno nascendo e prendendo forma, con l’obiettivo di integrare nuove funzionalità o presentare nuovi servizi in grado di attirare un numero maggiore di utenti e non perdere chi è già iscritto al social network.
Stando ad alcune notizie trapelate in queste ore, la società americana avrebbe preso di mira un particolare social che ha fatto molto clamore in questi ultimi giorni, parliamo di Clubhouse, piattaforma che è bene ricordare risulta accessibile dagli utenti solo attraverso un invito.
Ebbene, pare proprio che il gigante dei social network Facebook stia progettando uno strumento molto simile a Clubhouse, il quale dovrebbe trovarsi ancora in una fase embrionale stando a quanto riferito da due addetti ai lavori che hanno condiviso alcune particolari informazioni con il New York Times.
Per chi ancora non lo conoscesse, Clubhouse è sostanzialmente un’app, disponibile al momento solo su iOS, che consente alle persone di riunirsi in una sorta di stanze audio virtuali e poter discutere su una serie di argomenti, a cui ultimamente si sono aggiunti più recentemente dei talk show condotti da personaggi dello spettacolo, eventi legati al networking e persino degli spettacoli teatrali.
Clubhouse è stato lanciato ufficialmente nell’aprile dello scorso anno da Paul Davison e Rohan Seth appartenenti alla società Alpha Exploration Co. con sede a Salt Lake City e che attualmente conta due milioni di utenti settimanali.
Lo stesso CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha avuto modo di provare le funzionalità di Clubhouse, accedendo un po’ a sorpresa ad una delle stanze virtuali per affrontare alcuni temi di attualità come la realtà aumentata e la tecnologia che c’è dietro il suo sviluppo. Anche il CEO di Tesla e SpaceX, Elon Musk, ha spinto parecchio sul tema Clubhouse, entrando poi anche lui a farne parte, un po’ come successo in precedenza con Signal.
In risposta a quanto riferito dal New York Times circa lo sviluppo di un app simile, la portavoce di Facebook Emiliee Haskell, pur non negando apertamente l’attenzione rivolta in queste settimane verso questo genere di app e la volontà di integrare un servizio simile all’interno di Facebook, non ha voluto fornire ulteriori dettagli sulla vicenda, dichiarando solo: “Abbiamo permesso alle persone di connettersi tra loro per anni attraverso le tecnologie audio e video ed ora siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare le possibilità di connessione tra le persone”.
Facebook già in passato ha preso spunto da altre piattaforme per aggiungere le funzionalità legate al suo social ed anche in questo caso è possibile immaginare che qualche nuova funzione simile, in stile Clubhouse, possa arrivare sul social magari entro la fine dell’anno. Instagram, anch’essa di proprietà di Facebook, ad esempio, ha aggiunto le Stories nel 2016 prendendole in prestito da Snapchat per poi aggiungere i Reels, già visti su TikTok lo scorso anno.
Vedremo dunque se qualcosa di molto simile a quanto visto su Clubhouse arriverà proprio in questi mesi o se i test non andranno a buon fine e Facebook deciderà di non introdurre nulla di nuovo a riguardo.