“Il sì del M5s al governo Draghi dopo il voto su Rousseau? Bene, è un voto positivo. Ora bisogna rafforzare l’asse e il polo progressista con M5s e LeU, anche in vista delle prossime elezioni amministrative e delle prossime politiche, quando saranno”. Così, Walter Verini, al termine della direzione del Partito democratico. “La divisione nel gruppo M5s, emersa anche nel voto, rischia di rendere meno compatta la vecchia maggioranza? Credo che il M5s sia di fronte a una prova di ulteriore maturazione, ma l’esito è chiaro”, ha aggiunto pure Gianni Cuperlo, in merito al via libera dato dagli iscritti pentastellati al prossimo esecutivo.
Eppure, in vista della prossima coabitazione tra le forze della vecchia maggioranza insieme a Lega e Forza Italia, lo stesso Cuperlo avverte: “Troppe le differenze con Salvini, resto convinto che un esecutivo in cui il Pd si ritroverà insieme alla destra improvvisamente convertita all’europeismo possa essere soltanto un governo di scopo“, ha aggiunto Gianni Cuperlo.
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