Era stata trovata senza vita la sera della vigilia di Natale a Montecassiano, in provincia di Macerata. I famigliari avevano raccontato agli inquirenti che un uomo si era introdotto in casa per rapinarla, ma ora i carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno arrestato la figlia e il nipote di Rosina Carsetti, 78 anni. Arianna Orazi ed Enea Simonetti sono accusati di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima. Sono stati entrambi portati in carcere. Lei a Villa Fastiggi a Pesaro (unico istituto penitenziario con una sezione femminile nelle Marche), lui a Montacuto ad Ancona. Coinvolto anche il marito 79enne della donna, Enrico Orazi, nei cui confronti, però, il giudice non ha disposto l’applicazione di misure cautelari.
La vittima viveva insieme ai tre. A loro il procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio e il sostituto procuratore Vincenzo Carusi hanno contestato ulteriori reati, tra cui quello di concorso in simulazione della rapina denunciata come commessa da ignoto uomo mascherato. Il reato in questione – valutato dal gip come provato a livello gravemente indiziario – è stato ritenuto aggravato dalla finalità di conseguire l’impunità rispetto all’omicidio pluriaggravato contestato. Le indagini di natura finanziaria sono state curate dal nucleo di polizia economica finanziaria della guardia di finanza di Macerata.
“Non una messinscena attuata dopo un omicidio d’impeto, il tutto ha testimoniato una premeditazione elaborata dal 16 dicembre che si è realizzata il 24 dicembre” ha detto il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio. Il movente sarebbe da ricondurre a rapporti familiari deteriorati tra Rosina e , in particolare, la figlia, e anche la volontà di separarsi dal marito. Secondo gli inquirenti a strozzare l’anziana sarebbe stato il nipote 20enne, Enea Simonetti mentre la figlia della vittima sarebbe stata la regista del delitto per i rapporti deteriorati con la madre; il marito 79enne della vittima avrebbe saputo del piano.