di Giuseppe
Sono un sostenitore dei 5stelle da diversi anni e ho sempre appoggiato l’approccio post-ideologico del movimento guidato dalla stella polare dell’onestà, dell’ambientalismo e dalla giustizia sociale. Ho votato diverse volte su temi controversi rispetto ai valori del movimento, compresi gli ultimi due governi con forze del panorama politico tradizionale, ma devo dire che questa votazione è stata la più difficile di quelle a cui ho partecipato.
Governare insieme a Forza Italia che rappresenta l’antitesi dei valori del movimento è una forzatura indigeribile. Però mi sono chiesto, se avesse vinto il “no” quali sarebbero state le conseguenze?
I 5 Stelle sarebbero stati massacrati dai media tradizionali come irresponsabili fanatici che non sanno fare il bene del paese (ma a questo siamo stati abituati dal trattamento ricevuto negli scorsi anni). Basta solo vedere come è stata usata l’arma dell’incompetenza o come è stato passato al microscopio il curriculum di ogni candidato, compreso Giuseppe Conte.
Mario Draghi è sicuramente una figura di quelli che da tutti vengono definiti “poteri forti”, ma è un abile mediatore. Sa che non deve toccare argomenti divisivi della maggioranza che lo sostiene. Con il Movimento all’opposizione sarebbe stato gioco facile cassare, in men che non si dica, reddito di cittadinanza e riforma della prescrizione con l’appoggio di Forza Italia, Italia Viva, Lega e parte del Pd. Ricordo a tutti che l’abolizione della riforma Bonafede è essenziale per tutte quelle forze che vogliono partecipare all’abbuffata del Recovery Plan senza pagarne le conseguenze penali.
È per questo che ho votato con raziocinio sì, anche se la pancia diceva no.