Volevano sferrare uno o più attacchi bomba in Danimarca e Germania nel nome dello Stato Islamico, ma 14 persone sono state arrestate nell’ambito di un blitz antiterrorismo dei servizi segreti dei due Paesi. Tredici persone, otto uomini e cinque donne, sono finite in manette lo scorso fine settimana in un sobborgo di Copenhagen, mentre un altro componente della cellula terroristica fedele ai terroristi di Isis è stato arrestato in Germania.

Le forze di sicurezza, secondo quanto annunciato in un briefing con la stampa dal direttore esecutivo dei servizi danesi (Pet), Flemming Drejer, hanno scoperto che sette delle persone coinvolte avevano acquistato armi, tra cui un fucile da caccia e un fucile con mirino, e “abbiamo scoperto materiali che possono essere utilizzati per fabbricare una bomba“. “Ora siamo nella fase iniziale dell’indagine e dobbiamo tenere le nostre carte vicino al petto”, ha aggiunto Drejer.

A far ipotizzare un legame con gli uomini fedeli all’ormai ex Califfo, Abu Bakr al-Baghdadi, c’è il ritrovamento “preoccupante” di una bandiera dello Stato Islamico. “L’operazione è scattata per i sospetti che un attacco terroristico fosse in via di preparazione da parte di militanti dell’estremismo islamico”, hanno aggiunto dal Pet, anche se dalle evidenze riscontrate “la nostra valutazione è che non ci fosse pericolo imminente”. Inoltre, tre degli arrestati sono fratelli di nazionalità siriana, un 33enne, un 36enne e un 40enne. Due di loro sono stati arrestati in Danimarca e uno in Germania dopo che avevano ordinato online componenti chimici utilizzabili per costruire ordigni.

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