14 febbraio, sarebbe utile se la Rai riproponesse un documento importante e attualissimo
Il 17 febbraio (invece che l’8 marzo) potremo vedere la puntata di Italiani di Rai Storia dedicata alla figura di Tina Lagostena Bassi, l’avvocata che difese la giovane violentata da quattro uomini – come documentato in Processo per stupro, trasmesso dalla tv di Stato nel 1979. Allora, per la prima volta, le telecamere entravano in un tribunale rendendo pubblico come una donna, nel processo a carico dei suoi aguzzini, diventasse imputata della violenza subita. La sua vita privata si trasformava in motivo di discredito e, in definitiva, giustificazione della violenza subìta, sancendo il noto adagio secondo cui “se ti hanno stuprata te la sei cercata”.
Nella puntata di Rai Storia ci saranno le testimonianze sulla figura straordinaria di Lagostena Bassi (che fu avvocata, politica ma anche femminista e attivista), tra le altre, della magistrata Paola Di Nicola e di Loredana Rotondo, che con Maria Grazia Belmonti, Anna Carini, Roni Daopulo, Paola De Martiis e Annabella Miscuglio ideò e girò quello straordinario documento. Rotondo condivise con Lagostena Bassi molte vicende politiche, tra cui la lunga maratona legislativa che portò l’Italia, dopo 17 anni da allora, ad avere finalmente una legge contro la violenza sessuale.
Quel collettivo Rai non ha però solo regalato Processo per stupro alla memoria storica italiana, un materiale così importante che nel 2019, a 40 anni di distanza, Gian Antonio Stelladalla pagine del Corriere della sera chiese che la Rai lo rimandasse in onda affinché le nuove generazioni lo potessero conoscere. Processo per stupro – è bene ricordarlo – è stato insignito di numerosi premi internazionali tra cui Prix Italia, è stato nella terna finale dell’Emmy Awards, è custodito nell’archivio del MOMA di New York, nonché citato in vari testi di storia. Il giorno dopo la messa in onda sempre il Corriere titolò in prima pagina: “Adesso gli Italiani sanno cosa è un processo per stupro”.
Lo stesso collettivo produsse anche AAA Offresi, inchiesta sulla prostituzione che metteva in luce il mondo opaco dei clienti, documentando la giornata di una prostituta. Il filmato, annunciato per il 7 aprile del 1981, fu bloccato appena prima di andare in onda; le autrici furono denunciate per favoreggiamento, processate per circa 14 anni, e alla fine assolte. La copia del documentario risulta ancora oggi scomparsa, un mistero italiano tra i tanti.
Cosa c’entra tutto questo con San Valentino? Moltissimo, se dal 2012 l’attivista femminista e scrittrice Eve Ensler ha proposto proprio nella data dedicata all’amore non di andare a cena a lume di candela ma di ballare contro la violenza maschile sulle donne con il progetto One billion rising.
Sarebbe importante e significativo se, oltre a fare uscire la puntata di Italiani per ricordare Tina Lagostena Bassi la Rai riproponesse, magari proprio per il 14 febbraio, Processo per stupro: non sarebbe un atto di doveroso tributo al lavoro di inchiesta, ancora attualissimo, che quel filmato rappresenta, soprattutto ora in piena pandemia globale, quando nonostante l’emergenza sanitaria, economica e sociale i femminicidi non solo non si arrestano, ma si moltiplicano?
Vero è, come afferma Loredana Rotondo nel raccontare il clima culturale nella quale Processo per stupro nasce, che “allora c’erano una Università delle donne, un Quotidiano delle donne, un Teatro delle donne, una Casa delle donne a Roma che occupava un intero palazzo a via del Governo Vecchio, centinaia di gruppi e collettivi di donne che si aggregavano in ragione della materia che affrontavano: i diritti, la comunicazione, la psichiatria, la politica. Ci trovavamo alla fine di un decennio nel quale il referendum sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza avevano messo al centro dell’attenzione collettiva i temi del privato, la sessualità, le relazioni umane tra donne e uomini, che normalmente sono sottratti al dibattito politico. In quel momento, invece, la soggettività femminile bucava la storia, e il femminismo italiano poneva con forza questioni ignorate e tabù nel confronto pubblico: la libertà di scelta di maternità, la sessualità, il privato come specchio del politico”.
Quanto bisogno c’è, proprio ora che sono le donne a pagare un prezzo altissimo in termini di perdita di lavoro ed autonomia faticosamente acquisita, di restituire visibilità al fecondo dibattito che quarant’anni fa il femminismo aveva portato al centro non solo della politica, ma anche nelle case e nelle famiglie attraverso il servizio pubblico?
Nella “giornata dell’amore” 2021, secondo anno della pandemia, oltre a ballare dove e come si potrà contro la violenza sulle donne sarebbe importante proporre, dagli schermi dei computer della didattica a distanza come sulle lavagne LIM in presenza nelle scuole quei 64 minuti di realtà, (non di fiction), che hanno svelato verità scomode e connivenze istituzionali sul primario gradino di ogni violenza successiva: quella maschile sulle donne.
Processo per stupro costituì un ribaltamento ottico nello sguardo della tv pubblica: una ricerca di mercato dopo la messa in onda rivelò l’enorme impressione e consenso che il documentario aveva suscitato nel pubblico, perché aveva offerto la possibilità di partecipare a qualcosa di significativo a livello sociale, etico e interessante a livello personale. L’impatto, per indici di ascolto, fu straordinario anche perché, e qui sta una novità assoluta, per la prima volta lo sguardo dietro alle telecamere era quello di sei donne, che osservavano in modo totalmente inedito le drammatiche fasi di un processo che testimoniava il disprezzo per una donna violata e la connivenza con gli stupratori.
Loredana Rotondo, che è stata ospite nel 2018 con Lorella Zanardo di una giornata di formazione ad Altradimora nella quale sono stati mostrati sia Processo per stupro che Il corpo delle donne, ha tra l’altro ricordato: “Ho dovuto far riposare il cuore in diversi momenti di quelle giornate mentre assistevamo al processo, perché le emozioni erano fortissime, tra sgomento, orrore e consapevolezza di ciò che stavamo vedendo”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Gaza, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.
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Monica Lanfranco
Giornalista femminista, formatrice sui temi della differenza di genere
Diritti - 13 Febbraio 2021
14 febbraio, sarebbe utile se la Rai riproponesse un documento importante e attualissimo
Il 17 febbraio (invece che l’8 marzo) potremo vedere la puntata di Italiani di Rai Storia dedicata alla figura di Tina Lagostena Bassi, l’avvocata che difese la giovane violentata da quattro uomini – come documentato in Processo per stupro, trasmesso dalla tv di Stato nel 1979. Allora, per la prima volta, le telecamere entravano in un tribunale rendendo pubblico come una donna, nel processo a carico dei suoi aguzzini, diventasse imputata della violenza subita. La sua vita privata si trasformava in motivo di discredito e, in definitiva, giustificazione della violenza subìta, sancendo il noto adagio secondo cui “se ti hanno stuprata te la sei cercata”.
Nella puntata di Rai Storia ci saranno le testimonianze sulla figura straordinaria di Lagostena Bassi (che fu avvocata, politica ma anche femminista e attivista), tra le altre, della magistrata Paola Di Nicola e di Loredana Rotondo, che con Maria Grazia Belmonti, Anna Carini, Roni Daopulo, Paola De Martiis e Annabella Miscuglio ideò e girò quello straordinario documento. Rotondo condivise con Lagostena Bassi molte vicende politiche, tra cui la lunga maratona legislativa che portò l’Italia, dopo 17 anni da allora, ad avere finalmente una legge contro la violenza sessuale.
Quel collettivo Rai non ha però solo regalato Processo per stupro alla memoria storica italiana, un materiale così importante che nel 2019, a 40 anni di distanza, Gian Antonio Stella dalla pagine del Corriere della sera chiese che la Rai lo rimandasse in onda affinché le nuove generazioni lo potessero conoscere. Processo per stupro – è bene ricordarlo – è stato insignito di numerosi premi internazionali tra cui Prix Italia, è stato nella terna finale dell’Emmy Awards, è custodito nell’archivio del MOMA di New York, nonché citato in vari testi di storia. Il giorno dopo la messa in onda sempre il Corriere titolò in prima pagina: “Adesso gli Italiani sanno cosa è un processo per stupro”.
Lo stesso collettivo produsse anche AAA Offresi, inchiesta sulla prostituzione che metteva in luce il mondo opaco dei clienti, documentando la giornata di una prostituta. Il filmato, annunciato per il 7 aprile del 1981, fu bloccato appena prima di andare in onda; le autrici furono denunciate per favoreggiamento, processate per circa 14 anni, e alla fine assolte. La copia del documentario risulta ancora oggi scomparsa, un mistero italiano tra i tanti.
Cosa c’entra tutto questo con San Valentino? Moltissimo, se dal 2012 l’attivista femminista e scrittrice Eve Ensler ha proposto proprio nella data dedicata all’amore non di andare a cena a lume di candela ma di ballare contro la violenza maschile sulle donne con il progetto One billion rising.
Sarebbe importante e significativo se, oltre a fare uscire la puntata di Italiani per ricordare Tina Lagostena Bassi la Rai riproponesse, magari proprio per il 14 febbraio, Processo per stupro: non sarebbe un atto di doveroso tributo al lavoro di inchiesta, ancora attualissimo, che quel filmato rappresenta, soprattutto ora in piena pandemia globale, quando nonostante l’emergenza sanitaria, economica e sociale i femminicidi non solo non si arrestano, ma si moltiplicano?
Vero è, come afferma Loredana Rotondo nel raccontare il clima culturale nella quale Processo per stupro nasce, che “allora c’erano una Università delle donne, un Quotidiano delle donne, un Teatro delle donne, una Casa delle donne a Roma che occupava un intero palazzo a via del Governo Vecchio, centinaia di gruppi e collettivi di donne che si aggregavano in ragione della materia che affrontavano: i diritti, la comunicazione, la psichiatria, la politica. Ci trovavamo alla fine di un decennio nel quale il referendum sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza avevano messo al centro dell’attenzione collettiva i temi del privato, la sessualità, le relazioni umane tra donne e uomini, che normalmente sono sottratti al dibattito politico. In quel momento, invece, la soggettività femminile bucava la storia, e il femminismo italiano poneva con forza questioni ignorate e tabù nel confronto pubblico: la libertà di scelta di maternità, la sessualità, il privato come specchio del politico”.
Quanto bisogno c’è, proprio ora che sono le donne a pagare un prezzo altissimo in termini di perdita di lavoro ed autonomia faticosamente acquisita, di restituire visibilità al fecondo dibattito che quarant’anni fa il femminismo aveva portato al centro non solo della politica, ma anche nelle case e nelle famiglie attraverso il servizio pubblico?
Nella “giornata dell’amore” 2021, secondo anno della pandemia, oltre a ballare dove e come si potrà contro la violenza sulle donne sarebbe importante proporre, dagli schermi dei computer della didattica a distanza come sulle lavagne LIM in presenza nelle scuole quei 64 minuti di realtà, (non di fiction), che hanno svelato verità scomode e connivenze istituzionali sul primario gradino di ogni violenza successiva: quella maschile sulle donne.
Processo per stupro costituì un ribaltamento ottico nello sguardo della tv pubblica: una ricerca di mercato dopo la messa in onda rivelò l’enorme impressione e consenso che il documentario aveva suscitato nel pubblico, perché aveva offerto la possibilità di partecipare a qualcosa di significativo a livello sociale, etico e interessante a livello personale. L’impatto, per indici di ascolto, fu straordinario anche perché, e qui sta una novità assoluta, per la prima volta lo sguardo dietro alle telecamere era quello di sei donne, che osservavano in modo totalmente inedito le drammatiche fasi di un processo che testimoniava il disprezzo per una donna violata e la connivenza con gli stupratori.
Loredana Rotondo, che è stata ospite nel 2018 con Lorella Zanardo di una giornata di formazione ad Altradimora nella quale sono stati mostrati sia Processo per stupro che Il corpo delle donne, ha tra l’altro ricordato: “Ho dovuto far riposare il cuore in diversi momenti di quelle giornate mentre assistevamo al processo, perché le emozioni erano fortissime, tra sgomento, orrore e consapevolezza di ciò che stavamo vedendo”.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Il Papa in prognosi riservata: “Condizioni critiche”. Fedeli in ansia, la Casa Bianca: “Preghiamo per lui”. Dimissioni? Aveva detto: “È un ministero ad vitam“
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Mondo
“AfD? Non è cambiata la Germania, è deragliato il dibattito”. Parla il fondatore della ong Sos Humanity
Gaza, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.