Gli sciatori sono pronti a godersi l’ultimo scampolo di stagione invernale: la neve è caduta abbondante e da lunedì i primi impianti cominceranno a riaprire. Ovviamente anche la montagna dovrà adeguarsi alle regole della pandemia: mascherina, distanziamento e divieto di assembramenti. E’ proprio questo ultimo punto quello più critico, soprattutto pensando alla classica ressa che normalmente si forma al momento dell’acquisto dello skipass. La capienza è ridotta al 30%, ma al rischio c’è comunque. Le linee guida elaborate dalle Regioni e approvate dal Cts infatti recitano: “Va promossa e caldamente raccomandata la possibilità di effettuare l’acquisto on-line del biglietto per evitare la formazione di code e decongestionare i flussi”. Nessun obbligo. Di conseguenza i comprensori si sono adeguati: la prenotazione via internet è sempre consigliata, ma non dappertutto c’è l’obbligo. Per saperlo bisogna consultare direttamente i siti, ma una cosa è certa: senza l’acquisto online c’è il rischio di dover tornare a casa, senza nemmeno aver messo gli sci, perché la capienza massima è già stata raggiunta.

LE DATE REGIONE PER REGIONE
Le prime Regioni a riaprire sono Lombardia e Piemonte, già lunedì 15 febbraio. In Veneto invece gli impianti ripartiranno dal 17 febbraio, in Val D’Aosta si è deciso di aspettare giovedì 18, mentre il 19 dovrebbe toccare al Friuli Venezia Giulia. Da segnalare che il più grande comprensorio del Piemonte, la Vialattea, riaprirà le piste delle aree di Sestriere, Sauze d’Oulx e Sansicario solo dal 20 febbraio prossimo. Niente da fare invece per gli sciatori di Trentino e Alto Adige: la provincia di Trento ha saputo venerdì di finire in zona arancione, dovrà aspettare almeno due settimane. Bolzano invece è in lockdown e per ora non ci sono avvisaglie di una possibile riapertura. La prima regola da ricordare, infatti, è che la possibilità di sciare è prevista solo in zona gialla. Se la Regione passa in fascia arancione o rossa, gli impianti richiudono.

LE REGOLE
La seconda regola da tenere a mente, anche se non riguarda solo lo sci, è il divieto di spostamento fra Regioni appena prorogato dal governo. Le piste da sci, quindi, sono limitate al turismo di prossimità e ai proprietari delle seconde case, ovvero a chi già si trova in Regione. La capienza massima è stata fissata per ora al 30%, con possibilità di ampliarla al 50% se dopo le prime settimane tutto dovesse filare liscio, senza una risalita dei contagi. Quindi, se la portata massima di un comprensorio è di 10mila sciatori, ne potranno essere ammessi al massimo 3mila. La capienza non è da confondere con l’uso degli impianti: sulle seggiovie, infatti, potranno essere utilizzati il 100% dei seggiolini, purché non sia prevista la chiusura delle cupole paravento (in qualcosa la portata è ridotta al 50%). Disponibile la metà dei posti anche su cabinovie e funivie. Sugli impianti resta sempre obbligatorio indossare la mascherina chirurgica: non basta quindi avere un semplice scaldacollo. Per quanto riguarda i rifugi, infine, varranno le stesse regole dei ristoranti, sperando in giornate di sole e nella possibilità di restare all’aperto.

COME PRENOTARE LO SKIPASS
I gestori delle stazioni sciistiche dovranno garantire il rispetto di queste regole e molto dell’efficacia delle misure anti-contagio si misurerà sulla presenza di code e assembramenti alle biglietterie. Proprio le immagini delle file e delle funivie piene nel marzo scorso e poi questo autunno scatenarono polemiche e portarono alla chiusura degli impianti. Gli sciatori quindi dovranno adattarsi e acquistare o prenotare gli skipass online: oltre a evitare di creare assembramenti, è anche l’unico modo per non rischiare di arrivare sulle piste e scoprire che è già stato raggiunto il numero massimo di sciatori consentiti.

In Lombardia, per quanto riguarda il comprensorio di Bormio e quello di Santa Caterina non ci sono ancora indicazioni precise, ma è già prevista la procedura di acquisto online. Sul sito dell’area sciistica di Livigno invece è già specificato che lo skipass è acquistabile su internet (qui) a partire da sabato 13 febbraio. Poi può essere ritirato agli impianti di risalita, in albergo o alle casse automatiche. In Piemonte in linea generale è prevista la prenotazione online, ma si potranno anche acquistare nelle biglietterie. Sempre con il rischio di trovare già le piste sold-out. A Bardonecchia però gli skipass – acquistabili a partire da sabato – saranno disponibili unicamente online, così da poter controllare meglio gli afflussi e garantire la sicurezza. Anche il comprensorio del Dolomiti Superski, in attesa di definire meglio le modalità per il via del 17 febbraio, ha creato ex-novo l’online shop sul sito dolomitisuperski.com.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Successivo

Allerta gelo e neve, scattano i piani dei Comuni per i senza fissa dimora: i numeri da contattare per fare segnalazioni

next