Un altro endorsement, un altro messaggio di sostegno. Con due obiettivi: lanciare un messaggio agli scontenti tra i 5 stelle, richiamare agli impegni presi il governo di Mario Draghi. Beppe Grillo torna a farsi sentire. Stavolta non con un video o con un post, come fatto nei giorni scorsi, ma con un semplice tweet, in cui si legge. “Now the environment. Whatever it takes“. Cioè: ora l’ambiente, a qualsiasi costo. L’immagine riproduce più volte in stile Pop Art il volto del presidente di consiglio. Che da presidente della Bce pronunciò l’ormai noto “whatever it takes“annunciando il piano di salvataggio dell’euro.
Subito dopo è arrivato il post di Davide Casaleggio su facebook. “Se non sarà possibile sottoporre un nuovo quesito agli iscritti credo sia comunque importante non creare una divisione nel gruppo parlamentare. Molti parlamentari mi segnalano che vorrebbero votare contro non essendo passibili di sanzioni disciplinari sulla base dei precedenti e delle regole attuali, ma credo sia importante in questo momento lavorare per la massima serenità di tutti nel rispetto di regole e principi che ci siamo dati. Per questo motivo, auspico che chi senta il disagio nel sostenere questo Governo percorra la scelta della astensione“, scrive il figlio di Gianroberto Casaleggio. Che dunque tenta d’interloquire con gli scontenti: “Credo che le azioni del Movimento 5 Stelle debbano portare a una unione di intenti per poter mantenere una forza negoziale importante nei prossimi passaggi parlamentari a difesa delle riforme fatte. In questi giorni ho ricevuto migliaia di messaggi e solo durante questo weekend, sulla casella dell’Associazione Rousseau, è arrivata in media una email al minuto sulla mancata costituzione del Superministero che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di Mise e Ambiente, come previsto dal quesito a garanzia dell’avvio del governo”.
Il riferimento di Casaleggio è per l’iniziativa della senatriceBarbara Lezzi, che ieri ha inviato “insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell’11/02/21 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo. Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Mise e il Ministero dell’Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione. E’ evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti, il voto alla fiducia deve essere“. La richiesta dell’ex ministra, diventata subito una raccolta firme online, si riferisce al fatto che Grillo ha legato l’appoggio al governo Draghi all’istituzione del ministero alla Transizione ecologica. Dicastero assegnato a Roberto Cingolani, che fonti del Movimento indicano come nome suggerito dallo stesso Grillo a Draghi.
È in questo clima che parlano Grillo e Casaleggio. Da due giorno una frangia di delusi interna al M5s contesta il metodo Cencelli utilizzato per formare il governo Draghi, almeno nella sua parte politica, e da due giorni minaccia di esprimersi in maniera diversa dalla linea decisa dagli iscritti attraverso il voto sulla piattaforma Rousseau. Tra questi c’è il senatore Emanuele Dessì, tornato a ribadire il suo no dopo aver “insistito per un appoggio esterno”, dice al Corriere della Sera. “Ma quando Draghi ha letto la lista dei ministri – spiega – sono crollate tutte le speranze di proseguire il nostro percorso politico. Avrei voluto scelte più condivise”. Posizioni simili terranno a Palazzo Madama Mattia Crucioli, mentre alla Camera non voterà la fiducia invece Pino Cabras. Il dissenso interno, però, potrebbe espandersi a un altro manipolo di senatori e deputati, che ieri sono stati riuniti fino a sera tarda.Ieri Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, aveva spiegato di non poter “avere fiducia in un governo che mi sembra essere “Jurassic Park”, con il recupero di mostri che hanno popolato il passato”. E aveva ricordato i trascorsi giudiziari di Marcello Dell’Utri, fondatore di Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi.
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) February 14, 2021
Già ieri il fondatore del Movimento 5 stelle era tornato a scrivere sul suo blog nel giorno del giuramento del nuovo esecutivo. Un post pieno di allegorie, in cui il messaggio principale era questo: “Da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099″. Insomma: o si pensa al futuro o si rimane nel passato. Ventiquattro ore dopo Grillo è tornato a farsi sentire col suo tweet. Un messaggio agli scontenti del suo Movimento, ma pure allo stesso presidente del consiglio, che si è impegnato a dare una svolta ambientalista al Paese. Fonti interne al Consiglio dei ministri raccontano che ieri Draghi ha aperto la prima riunione dell’esecutivo spiegando che il suo sarà “un governo ambientalista“. Grillo, evidentemente, attende che le parole di Mr Whatever it takes si trasformino in fatti.