Beh a questo punto, a bocce ferme, si può partire con i ringraziamenti ai campioni della politica italiana.

Mille grazie a Matteo Renzi che in una botta sola è riuscito a portare la Lega di Matteo Salvini al governo. Ne sentivamo la mancanza. Vai pure in giro per il mondo ad applaudirti da solo ma l’effetto finale è questo. Davvero complimenti. Ah, piuttosto: e la battaglia per il Mes? Che fine ha fatto?

Mille grazie ai cosiddetti moderati di Forza Italia. Potevano essere strategici lavorando seriamente per la maggioranza europeista Ursula. Modello tedesco. Modello francese. Le scelte erano infinite. E invece no, in odio a Conte, hanno preferito trasformare Giorgetti in un eroe nazionale. In nome del feticcio centrodestra? Solo loro non hanno capito che quell’alleanza non ha più senso storico.

Mille grazie ai Cinque Stelle che invece di fare politica hanno subito la politica degli altri. Potevano, anche loro, lavorare per un sano europeismo italiano costruito su tre blocchi dialoganti: popolari, socialdemocratici, ecologisti. Potevano farsi inseguire, hanno inseguito.

Mille grazie a Calenda e Bonino. Nel loro furore anti grillino, ancora una volta si sono trovati all’angolo facendo tutto da soli. Io non ho mai visto i riformisti lavorare così tanto per legittimare l’estrema destra. Solo in Italia. Quando la tattica estrema rende ciechi.

Mille grazie a Mario Draghi. E questa volta i ringraziamenti sono sinceri. Grazie per aver accettato di provare a salvare l’Italia da se stessa.

Speriamo che la politica riesca a vincere. Ma una cosa è certa: i politici, questi politici, hanno perso.

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