Il piglio deciso, le frasi schiette, i botta e risposta che inframmezzano il racconto, i dettagli annotati con acume, le confessioni raccolte dagli stilisti. Con la sagacia che la caratterizza Mariella Milani ci svela tutti i retroscena di quell’ “universo patinato e competitivo, respingente e accattivante” che è il mondo della moda, fatto di “lustrini e pugnali, sorrisi e falsità, abbracci e ironia tanto più sottile quanto subdola”, come lei stessa lo definisce nella sua prefazione a “Fashion Confidential” (Sperling&Kupfer), il libro che raccoglie la sua ventennale esperienza nella moda. La giornalista, storica inviata del Tg2 ora in pensione, ha deciso di ripercorrere quei gloriosi anni fatti di inviti esclusivi e sfilate-evento, da Milano a New York passando per Parigi, quando ancora Instagram non esisteva e il mondo della moda era un po’ più autentico. “Quando incontravi uno stilista, ma anche un pr di grido, ti sentivi squadrata dalla testa ai piedi, perché in questo ambiente si usano codici precisi per valutare esattamente quanto costa quello che indossi, quanto sei giovane, cool e degna di essere ammessa a corte”, avverte Mariella Milani, come a dire “lasciate ogni speranza voi ch’entrate”, prima di iniziare la sua carrellata di ricordi targati anni ’90. Episodi indimenticabili e anche alquanto invidiabili, soprattutto per chi oggi sogna di diventare una giornalista di moda. Questo libro è un vero e proprio manuale da cui prendere appunti, un “bigino” di storia della moda, una lezione per chi ancora oggi considera il giornalismo di moda come di “serie B”. Voto (sincero): 9.