Cultura

Lo Scaffale dei Libri speciale San Valentino: diamo i voti a Margaret, la bio su Kim Jong-un, Fashion Confidential, Questo giorno incombe

di Davide Turrini e Ilaria Mauri

Può una scrittrice italiana stare al passo del re del thriller Stephen King? Sì. Magari non per tutte le 440 pagine del suo libro, ma per una buona metà senz’altro. Antonella Lattanzi con Questo giorno incombe (HarperCollins) apre una breccia nella maschia contesa del genere fiondandoci nel condominio ultraperiferico Giardino di Roma dove si sono appena trasferiti Francesca, Massimo e le loro due figlie piccole. In un amen capiamo che il sacrificio, professionale, umano, l’ha compiuto lei lasciando lavoro e carriera a Milano. Mentre tutti sono lì perché Massimo è diventato professore associato. Lui scompare subito dall’appartamento luminoso, arioso, splendido, per lavorare fino a tardi. E lei rimane in balia di soffocanti, artefatti vicini di casa che vivono in una strana simbiosi tra pianerottoli e giardino. L’atmosfera che si crea attorno a Francesca è dapprima sinistra, poi inquieta, infine delirante. La donna comincerà a vedere ombre fuori dalla finestra, a non ricordare le azioni compiute (ha picchiato le figlie?), a parlare con la casa (si c’è una casa parlante), e ad essere attratta da un aitante vicino violoncellista. Fino a quando all’improvviso la tragedia che aleggiava fin dall’inizio si concretizzerà. Lattanzi opta inizialmente per un punto di vista prossimo alla prima persona dal tono spensierato e baldanzoso. Poi si immerge febbrilmente nel pensiero di Francesca, fa agire il racconto mescolandolo fitto con le riflessioni istintive della donna e le parole della casa con cui parla. La paranoia si fa così densa, reiterata, frastornante. Peccato che la trama preveda tante diramazioni esterne (polizia, interrogatori, osservazione sui media) e si monti verso “il nome del colpevole”, e non ci si affidi solo all’incubo individuale, vera furiosa performance letteraria che, certo sembra Shining, con un’unghia di Rosemary’s Baby, ma fuor d’ironia ha una sua ostinata originalità, oltretutto semibiografica. Voto (ma l’ho dato davvero? E quando?): 7-

Lo Scaffale dei Libri speciale San Valentino: diamo i voti a Margaret, la bio su Kim Jong-un, Fashion Confidential, Questo giorno incombe - 4/4
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