Stanche e stanchi del solito San Valentino alla ricerca di qualche ispirazione hot sul web? Allora per un giorno lasciatevi dare un aiuto addirittura “etico”. Parliamo quindi di “porno etico” ovvero di una tendenza della pornografia contemporanea attenta ad almeno un paio di questioni che travalicano gusti e perversioni individuali. La prima è un evergreen femminista: una rappresentazione delle donna non degradante e/o umiliante. La seconda è la questione dell’equo compenso sul set come a livello distributivo, quindi video porno che non passano sui grandi portali del conglomerato mindgeek, oramai kingmaker del mercato del porno online. A questo punto iniziamo con i cinque consigli:
Makelovenotporn.tv è un sito fondato da Cindy Gallop e mostra sesso reale tra persone reali. Alla vecchia maniera si direbbe amatoriale, ma se andate a sbirciare scoprirete che è qualcosina di ancor più ruspante e antispettacolare rispetto all’artificio delle vere star del porno. Oltretutto la metà dei ricavi di ogni video va direttamente a chi li ha postati. Su MLNP si parla di una vera e propria “battaglia” per “costruire la rivoluzione del sesso sociale”.
Spit.exposed all’apparenza sembra una homepage erotica un po’ all’antica, luci flou, atmosfere da lingerie anni ’80, invece questo sito femminista e femminile, adorabilmente lesbico, possiede nei suoi anfratti video una sensualità autentica e appassionata che merita rispetto. Dal classico rapporto one to one, a qualche spruzzatina di bdsm e strap-on, su Spit si mescolano anche le carte dei canoni dell’estetica al femminile fino a farti perdere le coordinate di genere.
Bellesa.co somiglia tanto a livello cromatico e di taglio di luce alla più celebre NubileFilms.com. Invece la differenza sta nella tagline: Porn by woman. Infatti Bellesa è diretto e gestito da un team tutto femminile che, citiamo dalla home, “celebrano le donne come soggetti di piacere e non come oggetti di conquista (…) Bellesa è anche una piattaforma volta ad aiutare le donne a comprendere, esplorare e soddisfare i loro desideri liberamente in una comunità di donne che la pensano allo stesso modo, nel senso che apprezzano e rispettano davvero ciò che le donne hanno da dire”. Ricca sezione di vendita di sex toys con una sezione speciale dedicata proprio a San Valentino.
Brightdesire.com ha un’interfaccia da sito web anni Novanta e la cosa spaventa un tantino. Poi basta seguire il “tour” video di due minuti che propone e il pranzo per San Valentino è servito. Sezione masturbazione, sezione queer, sezione video casalinghi, ma soprattutto una caterva di lungometraggi come una volta. Ne peschiamo uno dal mazzo, il progetto Kate Eden sulle fantasie sessuali femminili con tanto di Kate matita e taccuino a segnare appunti e dietro di lei sornione un ragazzo pronto al ripasso per l’esame di recupero. Dal sito: “Questo sito si impegna a offrire porno etico con particolare attenzione al consenso, ai valori di produzione etica e al rispetto del lavoro e delle identità dei nostri artisti. Amiamo il sesso, loro amano il sesso e lo si vede nei nostri film”.
Kink.com è il nostro amato gran finale di questa prima esplorazione del porno etico. Già, il bdsm e l’etica. Eterno problema tra consenso e limiti che si oltrepassano. Il fondatore storico, il britannico Peter Acworth continua a garantire un rigidissimo protocollo consensuale che in pochi sono in grado di garantire nel settore. Nonostante la cessione nel 2018 del grande set di tutte le proprie produzioni indoor all’Armory di San Francisco, l’avventura continua con una novità di cui non eravamo a conoscenza. Bobbi Starr, autentica scoperta (come Sasha Grey) di Kink.com è tornata da pochi mesi in scena e promette ad occhio scintille. Altro che serie: qui è vera porn (and etic) addiction.