Ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, Jo Squillo si è confidata a cuore aperto, raccontando dei 60 giorni più difficili della sua vita, i due mesi nei quali ha perso prima sua mamma e poi suo padre
“Faccio fatica a parlarne è un dolore enorme“. Ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, Jo Squillo si è confidata a cuore aperto, raccontando dei 60 giorni più difficili della sua vita, i due mesi nei quali ha perso prima sua mamma e poi suo padre. Un trauma che non è ancora riuscita a superare e che per lei è una ferita aperta: “Mia madre aveva una malattia degenerativa. Ho salutato i miei genitori a distanza di un mese. Mio padre stava benissimo, aveva un piccolo ictus. Poi è entrato in ospedale e se n’è andato a un mese dalla mamma, dopo 60 anni insieme“, ha spiegato la cantante e showgirl.
“Te la ha trasmessa mamma tutta questa grinta?”, le ha chiesto la conduttrice. E Jo Squillo: “Non oso pensare a quelle persone che hanno perso i loro genitori senza il saluto. Io l’ho salutati a distanza di un mese dopo sessant’anni di matrimonio. La malattia di mia madre è stato un percorso lunghissimo. Quando è morta l’ho rappresentata con uno stormo di libellule – ha confidato ancora a una Silvia Toffanin visibilmente toccata dal suo racconto -. Ho fatto un viaggio, quando sono atterrata mi ha accolto uno stormo di libellule. Continuano a parlarci e a volerci bene. Era orgogliosa di me. Non sono ancora pronta a sorridere di questo“.
E ancora: “Sento molto il dolore, non mi è stato regalato niente, ma capisco che la vita è proprio così. La vita me la sono conquistata giorno per giorno, pensando alla discriminazione che viene fatta spesso sulle donne. È stato tutto faticoso, ma devo dire che sono molto orgogliosa di aver fatto un percorso di sorellanza. La musica è una lavatrice dell’anima”, ha concluso Jo Squllo.