Facebook, nel 2022 in arrivo uno smartwatch con focus sui social?

Secondo alcuni rumor recenti Facebook starebbe sviluppando un proprio smartwatch, in cui servizi social si affiancherebbero alle solite funzioni di questo tipo di dispositivi.

Facebook continua a nutrire ambizioni in ambito hardware. Secondo un rapporto di The Information, l’azienda starebbe lavorando attivamente a uno smartwatch, una notizia che in realtà non stupisce troppo, visto che di recente il colosso di Mark Zuckerberg aveva tentato di acquistare Fitbit prima che Google se la aggiudicasse. Secondo il rapporto, il dispositivo dovrebbe essere lanciato entro il prossimo anno, con una seconda versione da lanciare già nel 2023

Stando sempre alle indiscrezioni sembrerebbe che il sistema operativo sarà basato su un cosiddetto “fork” di Android, ovvero una versione basata sul codice sorgente del sistema operativo di Google, ma con interfaccia e funzionamento in aprte diversi. Secondo il rapporto comunque Facebook starebbe lavorando a un proprio sistema operativo proprietario, che potrebbe dunque essere implementato a partire dalla seconda versione dello smartwatch, nel 2023.

Essendo prodotto da Facebook, inoltre, ci si aspetta che il dispositivo, oltre ad essere dotato di tutte le classiche funzioni di uno smartwatch, offra anche una varietà di funzionalità social, tra cui quella per consentire agli utenti di tenere traccia degli allenamenti con gli amici o chattare con gli allenatori, nonché una sorta di app di messaggistica rapida.

Il rapporto suggerisce anche che le versioni future dell’orologio saranno in grado di controllare gli occhiali di realtà aumentata pianificati da Facebook, che non dovrebbero essere lanciati fino al 2023. Il social network ha acquistato CTRL-labs nel 2019, un’azienda che ha costruito una fascia da braccio che interpreta i segnali cerebrali per il controllo dei dispositivi.

Anche se non c’è ancora una stima dei prezzi, Facebook sembrerebbe inoltre essere intenzionata a “vendere l’orologio a un prezzo vicino al suo costo di produzione”, come ha fatto per il visore Oculus Quest. Staremo a vedere, al momento non si tratta che di voci di corridoio, per quanto fondate e c’è quindi sempre al possibilità che il progetto non veda mai la luce.