Un audio lungo 21 minuti in totale, che comincia alle 6.08 del mattino del 6 febbraio scorso, negli stessi attimi in cui Ilenia Fabbri viene uccisa nel suo appartamento di via Corbara a Faenza. Una registrazione telefonica in cui si sentono la figlia Arianna e suo padre, il 53enne Claudio Nanni, mentre in auto tornano verso la casa. Lei gli urla di accelerare, lui a un certo punto esclama: “Oddio, mi sento male. Ho paura”. La lunga registrazione telefonica è ora in mano alla procura di Ravenna ed è entrata nel fascicolo della pm Angela Scorza. L’ex marito al momento è indagato a piede libero per omicidio volontario pluriaggravato in concorso con persona ignota. Secondo chi indaga, a commettere materialmente l’omicidio è stato un uomo che ha agito su commissione. L’audio però potrebbe essere utile per ricostruire esattamente la cronistoria di quello che è accaduto dopo la telefonata dell’amica di Arianna – che era rimasta a dormire nella casa di via Corbara – che avvertiva di aver sentito urla e rumori. Negli interrogatori fatti a caldo quando ancora Claudio Nanni non era indagato, lui stesso aveva ammesso di non sapere della presenza della giovane nell’appartamento.
L’allarme era stato lanciato alle 6.06 quando l’amica aveva chiamato Arianna per dirle di essersi barricata in camera e di temere che ci fosse un ladro in casa. Arianna, uscita da pochi minuti, in quel momento si trovava in auto con il padre Claudio alla volta di Milano per ritirare una vettura: aveva riattaccato subito per chiamare il 112. E allora l’amica, intimorita, per non restare sola compone il numero del 53enne. Grazie a un’applicazione installata sul cellulare dell’ex marito, che gli consentiva di conservare le chiamate, ora la procura può ascoltare esattamente che cosa i tre si sono detti tra le 6.08 e le 6.29. L’auto con padre e figlia a bordo, che si trova in autostrada, inizia a tornare indietro verso via Corbara mente i due continuano a parlare. Arianna sollecita l’uomo ad andare più veloce, il padre forse singhiozza e dopo un certo silenzio esclama: “Oddio, mi sento male”. La figlia ribadisce che è sicura di avere chiuso tutto uscendo di casa (la polizia al suo arrivo alle 6.20 troverà la porta del garage aperta). Poi, quando l’amica nella casa dice di non sentire più alcun rumore, Arianna la esorta a prendere un attizzatoio da camino e ad andare giù a controllare che succede. Ma il padre frena e dice che è meglio che rimanga ben chiusa a chiave in stanza.
Intanto lunedì mattina sono stati celebrati alla chiesa del cimitero dell’Osservanza di Faenza, nel Ravennate, i funerali di Ilenia Fabbri. Ad accogliere il feretro in arrivo dall’obitorio di Ravenna, dove all’indomani del delitto era stata eseguita l’autopsia, c’erano alcune delle amiche più strette della vittima, tutte con scarpette rosse ai piedi simbolo della lotta alla violenza di genere. Durante la cerimonia, che si è tenuta in forma strettamente privata, la figlia convivente della 46enne, Arianna, ha letto un messaggio in ricordo della madre. Alcuni dei presenti hanno notato anche l’ex marito: il 53enne a loro avviso sarebbe entrato da un accesso più defilato per evitare un eventuale assalto mediatico. In ogni caso fuori dal cimitero c’erano diversi agenti della polizia a garantire il regolare svolgimento del funerale.