Solo una settimana fa Xiaomi annunciava l’arrivo del suo ultimo top di gamma Mi 11 per il mercato italiano e sin da qual momento abbiamo avuto modo di provarlo con cura, nell’intento di rispondere a una domanda precisa: l’aumento di prezzo rispetto ai modelli che hanno preceduto il Mi 11 è giustificato?

Design

Se siete alla ricerca di uno smartphone compatto e maneggevole, Xiaomi Mi 11 5G non è quello smartphone. La sporgenza sul retro del dispositivo che contiene le fotocamere ha una dimensione maggiore di quella che potrebbe sembrare guardando una foto, effetto che fa sembrare Mi 11 più piccolo nelle immagini di quello che in realtà è.

Con una dimensione di 164,3 x 74,6 mm, Xiaomi Mi 11 sicuramente non entrerà a far parte della nostra lista dei migliori smartphone compatti. C’è da ammettere, però, che lo spessore contenuto a soli 8,1mm e il peso di 196g bilanciato in modo ottimale aiutano a manovrare lo smartphone con sufficiente tranquillità e sicurezza anche con una sola mano.

La cornice in alluminio si assottiglia ai bordi del dispositivo e ospita sul lato destro il tasto di accensione zigrinato e un bilanciare del volume, anch’essi in metallo, facilmente raggiungibili. La scocca posteriore di Mi 11 è realizzata in Corning Gorilla Glass 5 con effetto satinato mentre il display è protetto dal nuovo e più resistente ai graffi Gorilla Glass Victus. La colorazione della scocca Horizon Blue che abbiamo ricevuto in prova è davvero particolare ma, nonostante la colorazione di per sé non mi dispiaccia, non sono un fan del riflesso giallo che si vede in determinate angolazioni.

L’azienda non solo spedisce il Mi 11 con una pellicola di plastica pre-applicata ma include nella confezione anche una cover il TPU trasparente. Non è forse la migliore cover al mondo ma è meglio di nulla e vi permetterà di proteggere il vostro investimento fin dal primo istante. Parlando dell’ottima costruzione e del feeling che Xiaomi Mi 11 5G restituisce in mano si deve per forza menzionare anche il sistema di feedback aptico, secondo in qualità solo al Taptic Engine di iPhone per quanto mi riguarda.

Grande assente la certificazione contro l’ingresso di acqua e polvere IP68 (o similare). Nonostante sia improbabile che qualche schizzo d’acqua possa fargli alcun male, Mi 11 è uno smartphone da tenere ben protetto in spiaggia!

Display

Il vero protagonista, quando si parla di Xiaomi Mi 11 5G, è sicuramente il display. L’azienda non si è risparmiata e, anzi, ha puntato forte su quello che è probabilmente il componente con cui ogni singola persona ha più a che fare nell’utilizzo quotidiano di uno smartphone.

Il pannello OLED da 6,81 pollici leggermente curvo ai lati è uno dei migliori si sia mai visto su uno smartphone. Lo conferma DisplayMate che, nella propria analisi dettagliata, ha conferito a Xiaomi Mi 11 ben 13 diversi record:

  • Più alta precisione cromatica (0,3 JNCD)
  • Massima accuratezza del contrasto dell’immagine e della scala di intensità (gamma 2,20)
  • Minimo cambiamento nella precisione del colore e nella scala dell’intensità (0,5 JNCD)
  • Minima variazione del contrasto dell’immagine e della scala di intensità (gamma 0,02)
  • Variazione minima della luminanza di picco (2%)
  • Massima luminosità a schermo intero per smartphone OLED (996 nit al 100%)
  • Massima luminosità del display di picco (1.771 nit per APL basso)
  • La più ampia gamma di colori nativa (111% DCI-P3 e 139% sRGB / Rec.709 per la Modalità Saturata)
  • Rapporto di contrasto più elevato (infinito)
  • Riflettanza dello schermo più bassa (4,4%)
  • Grado di contrasto più alto in luce ambientale (226 per 100% e 403 per luminosità massima)
  • Minima variazione di colore del bianco con angolo di visione (0,5 JNCD a 30°)
  • Massima risoluzione dello schermo visibile 3K (3200×1440)

Oltre ad avere una risoluzione QHD+ utilizzabile anche alla massima frequenza di aggiornamento a 120 Hz, lo schermo di Xiaomi Mi 11 5G è estremamente accurato nella riproduzione dei colori e supporta la visualizzazione di contenuti HDR10+ con una luminosità di picco di 1.500 nit.

Possiamo assicurarvi che è davvero difficile staccare gli occhi da questo display e la visione di film o serie TV su piattaforme come Netflix è un vero piacere. Da segnalare ho solo la tendenza del pannello, con la calibrazione dei colori impostata come valore predefinito, a esagerare un po’ i contrasti con una conseguente perdita di dettaglio nelle aree più scure dell’immagine durante l’utilizzo normale dello smartphone.

Questo “difetto” sparisce durante la visione di contenuti HDR ma è visibile ovunque altrimenti. Un occhio meno allenato o che non ha a disposizione un altro smartphone di fascia alta per confronto come un Galaxy S/Note oppure un iPhone delle ultime generazioni probabilmente non se ne accorgerà mai.

Il pannello di altissima qualità è supportato da tecnologie e funzioni software che ne migliorano ancora la resa come:

  • Modalità anti-sfarfallio (DC dimming)
  • Super risoluzione: effettua un upscaling della risoluzione dei video in riproduzione
  • Miglioramento dell’immagine AI: sistema che identifica gli oggetti nelle immagini e ne esalta le qualità
  • Miglioramento HDR AI: prova a trasformare i contenuti SDR in HDR aumentandone la gamma dinamica
  • MEMC: sistema che rende i video più fluidi aggiungendo fotogrammi intermedi interpolando quelli già presenti

Per concludere, nel display è integrato un lettore di impronte di tipo ottico che è sufficientemente veloce ed affidabile. Purtroppo non è rapido e preciso come quello dei nuovissimi Samsung Galaxy S21 ma è comunque uno dei migliori sul mercato. L’effetto di vibrazione dello smartphone che la MIUI utilizza durante la scansione dell’impronta è incredibilmente soddisfacente!

Prestazioni

Questo Xiaomi Mi 11 è il primo dispositivo che ho avuto di provare nel quale è installato l’ultimo chip top di gamma di Qualcomm, lo Snapdragon 888. Ovviamente credo sia inutile dirvi come tale SoC in accoppiata a 8 GB di RAM non abbia presentato la più piccola incertezza nell’utilizzo di tutti i giorni o nelle sessione di gaming.

Il sample da noi ricevuto in prova dispone di 128 GB di memoria interna UFS 3.1 ma è disponibile anche un taglio da 256 GB. Purtroppo non è presente lo slot di espansione MicroSD, dovrete quindi valutare per bene in anticipo di quanto spazio pensate di poter avere bisogno. Come tutti i flagship che si rispettino, anche Mi 11 è dotato di Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e NFC. L’azienda ha persino trovato spazio per inserire un LED IR per il controllo delle apparecchiature domestiche non-smart (come TV, sistemi di climatizzazione, etc).

Ciò di cui Mi 11 pecca rispetto ad altri suoi rivali è la presenza di una presa USB Tipo-C di ultima generazione, Xiaomi utilizza ancora una volta una porta USB 2.0 che è estremamente lenta secondo gli standard attuali per il trasferimento di dati verso un PC o un’unità di archiviazione esterna.

Audio

La collaborazione di Xiaomi con Harman Kardon, azienda controllata da Samsung, ha permesso al brand capitanato da Lei Jun di completare l’esperienza multimediale già ottima offerta con il display di Mi 11. Il flagship dispone infatti di una coppia di speaker stereo davvero potenti, non ho ancora avuto occasione di trovarmi obbligato a spingerli al massimo della potenza se non come prova per testate la loro capacità.

Non esageriamo se affermiamo che Xiaomi Mi 11 5G suona decisamente meglio di moltissimi speaker bluetooth, anche se ovviamente viste le dimensioni non può vantare gli stessi bassi dei woofer più grandi. Il suono è ricco, caldo e avvolgente. La separazione dei suoni e l’effetto stereo è ottimo, gli speaker non sono sbilanciati più verso un altoparlante rispetto all’altro. In caso di bassi profondi o volume elevato la scocca posteriore di Mi 11 inizia a vibrare facendovi davvero “sentire” il suono.

Durante le sessioni di gaming o la visione di scene d’azione è una sensazione soggettivamente molto piacevole ma che a qualcuno, capisco, possa dare fastidio. Il posizionamento degli speaker, uno posto più verso il lato destro dello smartphone mentre l’altro più decentrato sul lato sinistro (in pratica sono vicini agli angolo opposti della diagonale del display), non consente di reggere lo smartphone in landscape senza coprirne anche solo parzialmente uno dei due, indifferentemente se ruotiate lo smartphone in orizzontale verso destro o verso sinistra.

Purtroppo non è presente un jack da 3,5 mm per le cuffie e nella confezione non sono inclusi né cuffie USB Tipo-C né un adattatore. Per fortuna il bluetooth 5.2 supporta i più recenti formati audio ad alta qualità come AptX HD o LDAC, ma vi serviranno delle cuffie compatibili per sfruttarli.

Fotocamere

La fotocamera principale di Xiaomi Mi 11 5G è caratterizzata da un sensore da 108MP con lenti dall’apertura f/1.9, autofocus a rilevamento di fase PDAF e stabilizzazione ottica OIS. Non solo questo permette allo smartphone di catturare dettagli incredibili anche interpolando i pixel in una matrice Quad Bayer (normalmente vengono salvate le foto a 27 Mpixel) ma, vista la dimensione relativamente grande del sensore, le foto scattate con Xiaomi Mi 11 possiedono un naturale effetto bokeh.

Alle volte questa caratteristica del sensore (non è un effetto creato elaborando l’immagine) causa un leggero effetto di fringing visibile nei dettagli ai bordi della foto, tuttavia nella maggior parte dei casi si apprezza davvero moltissimo.

Gli scatti in notturna sono ok, non sono di certo i più dettagliati possibili con uno smartphone ma la modalità dedicata permette di catturare moltissima luce e migliorare un’immagine che normalmente apparirebbe completamente buia. In alcuni casi, nonostante l’elaborazione tenda a rendere l’immagine meno definita per eliminare il rumore, Mi 11 cattura soggetti e colori che non sono visibili ad occhio nudo. Per me è una vittoria.

Rispetto a Galaxy S21 5G, il quale non mi ha convinto moltissimo ma è comunque un ottimo contendente, Mi 11 è in grado di scattare foto decisamente migliori sia di giorno che di notte ma soffre un po’ nelle situazioni indoor, soprattutto nelle giornate più grigie. Di questo però ne parleremo in un articolo di confronto dedicato.

Xiaomi Mi 11 5G non può contare su un obiettivo telescopico dedicato, tuttavia il crop sul sensore principale da 108 Mpixel è più che sufficiente nella maggior parte dei casi. Questa scelta fatta per non inserire un teleobiettivo dalla qualità fotografica decisamente inferiore solo per poterlo inserire nella scheda tecnica è apprezzabile.

Fino a livelli di zoom che gli utenti potrebbero utilizzare nella vita quotidiana i risultati sono più che sufficienti. In alcuni casi questo crop software mi ha restituito risultati migliori della fotocamera con zoom ibrido 3x di S21. Il massimo livello di zoom digitale ottenibile è 30x ma come ogni volta quando si parla di puro ingrandimento software è meglio non contarci troppo.

La seconda fotocamera di Xiaomi Mi 11 5G è una 13 Mpixel con lenti f/2.4 grandangolari dal FOV di 123°. I risultati sono buoni e i colori sono perfettamente coerenti con quelli ottenuti dal sensore principale. Al buio vista l’apertura focale non esagerata non cattura troppa luce ma è perfettamente utilizzabile. Non è la migliore ultrawide sul mercato ma si difende davvero in maniera ottima.

L’azienda cinese è poi riuscita a farmi cambiare idea sull’utilizzo di fotocamere macro. Solitamente condanno i produttori per l’utilizzo di sensori dedicati alla fotografia macro perché hanno sempre risoluzioni insufficienti e qualità dell’immagine da dimenticare. Xiaomi ha mostrato di potersi distinguere anche in questo caso.

La fotocamera macro da 5 Mpixel (lenti f/2.4) non solo riesce a catturare sufficienti dettagli da rendere gli scatti piacevoli, ma possiede anche un sistema di autofocus che fa davvero la differenza. Non mi sono mai divertito tanto come in questo caso a fotografare da vicinissimo qualsiasi tipo di soggetto. La possibilità di registrare video macro a 1080p è un bel bonus.

La fotocamera frontale da 20 Mpixel contenuta in un foro nell’angolo in alto a sinistra nel display è davvero ottima, nonostante un’apertura focale pari a f/2.2 riesce a catturare immagini sufficientemente nitide anche con luci soffuse. In generale l’elaborazione dell’immagine di Xiaomi Mi 11 è davvero ottima e mi ha convinto molto di più rispetto a quella di altri competitor, anche se in alcuni casi la scelta della “foto migliore” ricade nei gusti personali.

Provenendo da una serie di quattro smartphone Pixel di Google da cui mi è davvero difficile separarmi proprio a causa della qualità dell’elaborazione delle foto, questo dispositivo mi ha dimostrato di poter ottenere scatti decisamente migliori in alcune situazioni e leggermente peggiori in altri. Meno costante, forse, ma sicuramente più soddisfacente.

Software

A bordo di Xiaomi Mi 11 5G è installato Android 11 personalizzato con la skin proprietaria dell’azienda MIUI 12. Il software è ricco di funzioni extra come un pulitore dei file residui non necessari o un centro per l’analisi dei consumi e l’ottimizzazione della durata della batteria.

La suite di app preinstallate di Xiaomi è ottima e ogni singola schermata o animazione è curata nel minimo dettaglio. Purtroppo l’azienda preinstalla alcuni collegamenti per il download di giochi e una manciata di applicazioni extra, tutte fortunatamente disinstallabili in un attimo.

Ci sono alcuni aspetti della MIUI che ho trovato un po’ fastidiosi in questo modello specifico, ad esempio Xiaomi personalizza la grafica delle notifiche di Android stock con alcuni conseguenti problemi di layout in casi specifici.

Ad ogni modo è già stato annunciato l’aggiornamento alla MIUI 12.5 nelle settimane successive al lancio e sono abbastanza sicuro che questi dettagli saranno rivisti e sistemati, in quanto i problemi che ho riscontrato non sono presenti in altri modelli del brand.

L’aggiornamento in questione abiliterà anche la lettura del battito cardiaco tramite il lettore di impronte digitali ottico sotto al display, una funzione unica che solo Mi 11 potrà vantare (per ora).

Autonomia

A bordo di Xiaomi Mi 11 5G è installata una batteria con 4600 mAh di capacità. Nonostante non raggiunga i valori degli smartphone con le celle più grandi, quali Asus ROG Phone 3 o Samsung Galaxy S21 Ultra, ci si aspetterebbe da Mi 11 una durata comunque rispettabile. Ed è così, se non vi aspettate di superare la singola giornata di utilizzo.

Certo, è giusto sottolineare che io ho utilizzato costantemente lo smartphone a piena risoluzione e con il refresh rate impostato per raggiungere i 120 Hz, ma credo che sia il modo in cui la maggioranza degli utenti intenda utilizzarlo. Perché acquistare uno smartphone con un ampio schermo ad alta definizione e velocità di aggiornamento per poi utilizzarlo a metà delle sue capacità (letteralmente)?

Xiaomi Mi 11 nel nostro caso si è sempre fermato al limite delle 5 ore di schermo acceso, valore che è calato leggermente in quelle giornate in cui per sporadici momenti si è collegato alla rete 5G. Non è un campione di durata ma è quel genere di smartphone che dà il meglio di sé in ogni momento esaurendo tutte le proprie energie a fine giornate.

Fortunatamente nella confezione di Mi 11 in versione Global l’azienda ha inserito un caricabatterie al GaN in grado di ricaricare lo smartphone in soli 45 minuti grazie ai suoi 55 W di potenza. Lo smartphone supporta anche gli standard di ricarica Power Delivery 3.0 e Quick Charge 4+ tramite la porta USB Tipo-C.

Xiaomi Mi 11 5G è anche in grado di ricaricarsi in 53 minuti grazie alla ricarica wireless da 50W, tuttavia per sfruttare questa caratteristica sarà necessario l’acquisto della base di ricarica apposita prodotta dall’azienda. La ricarica wireless inversa da 10 W vi permetterà di aiutare gli amici in difficoltà oppure ricaricare le vostre cuffie TWS, tuttavia vi renderà più difficile arrivare a sera.

Conclusioni

Non ci giriamo attorno: Xiaomi Mi 11 5G è lo smartphone migliore che abbiamo avuto modo di provare fino a questo momento. Nonostante possa peccare leggermente in alcuni aspetti come batteria, più che sufficiente ma che non stupisce, oppure nella fotocamera, ottima nella maggior parte delle situazioni ma che pecca in chicche esclusive che altri top di gamma possono vantare (teleobiettivo a periscopio o modalità dedicata agli scatti del cielo stellato), compensa abbondantemente con le altre sue qualità.

Non ci saremmo mai aspettato per la cifra a cui viene proposto, 799 euro per la variante da 128 GB, che questo smartphone potesse mettere i piedi in testa ad altri big del settore, anche alcuni dal costo più elevato. Ovviamente non si tratta di una cifra bassa e questo non è un “budget phone”, tuttavia vale ogni singolo euro che costa. Le alternative in questa fascia di prezzo non si avvicinano alla qualità del display, del comprato audio o della potenza che Xiaomi è stata in grado di garantire in questo Mi 11 5G.

Il comparto fotografico è ottimo, se si capisce in quali situazioni è in grado di dare il meglio di sé e quali sono i suoi limiti. Certo, se siete alla ricerca di uno smartphone compatto dovrete guardare ad altri prodotti e difficilmente Xiaomi presenterà una versione più piccina in questa famiglia di flagship. Tuttavia, se le dimensioni non vi spaventano e non necessitate di funzioni particolari esclusive di altri marchi, Xiaomi Mi 11 5G è lo smartphone da acquistare in questa prima parte di 2021.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Facebook, nel 2022 in arrivo uno smartwatch con focus sui social?

next
Articolo Successivo

Windows Defender, risolto un grave bug che esisteva da 12 anni. Ecco come aggiornare

next