C’è vita (microbica) o c’è stata su Marte? Dopo le scoperte di una rete di laghi sotto i ghiacci del Polo Sud e di livelli alti di metano è iniziato il conto alla rovescia per la missione della Nasa Mars 2020, che il 18 febbraio alle 21,55 italiane si prepara a portare sul pianeta rosso il quinto rover dell’agenzia spaziale americana, Perseverance, con un compagno di equipaggio inedito: il piccolo elicottero Ingenuity, una sorta di drone destinato a diventare la prima macchina di questo tipo a volare sul Pianeta rosso e, soprattutto, la prima del genere a volare su un pianeta diverso dalla Terra. Saranno necessari sette minuti dopo l’ammartaggio per ricevere il segnale da Perseverance che tutto è andato bene.

Insieme, le due macchine, esploreranno la zona di atterraggio, il cratere Jezeero, alla ricerca di forme di vita. Lanciata il 30 luglio 2020, missione della Nasa è la terza a raggiungere il pianeta per scoprire quello che è il suo segreto più grande, dopo la missione Hope degli Emirati Arabi e la Tianwen-1 della Cina. La prima prevede una sonda in orbita e la seconda un orbiter più un lander e un rover, la cui discesa sulla superficie marziana è prevista in maggio.

Dal nome tecnico Mars Helicopter Scout e chiamato Ingenuity da una ragazza di 11 anni, il drone-elicottero pesa due chilogrammi, ha quattro zampe, una fusoliera che è una sorta di scatola delle dimensioni di circa 20 centimetri per 16 per 14, rotori in fibra di carbonio lunghi poco più di un metro ed è equipaggiato con antenne, un pannello solare, sensori e telecamere. È un dimostratore tecnologico con il compito di verificare la possibilità di praticare il volo a motore su Marte. In caso di successo, potrà aprire la strada a future missioni sul pianeta con elicotteri di seconda generazione. Ingenuity ha affrontato il lungo viaggio si Marte agganciato al rover Perseverance, protetto da uno scudo, e la data del suo primo volo è attualmente prevista il 19 marzo. La prima domanda riguarderà la capacità del veicolo di sopportare le basse temperature della notte marziana.

Foto: NASA/JPL-Caltech

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