Non soltanto l’addio al partito di Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino e Guido Della Frera per aderire a ‘Cambiamo’, il partito dell’ex delfino di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti. Dentro Forza Italia è ripartita la faida interna, tra le polemiche per le nomine e per le scelte legate ai posti di governo, al di là del tentativo del presidente azzurro di frenare la diaspora e i malumori. “Ormai dentro Forza Italia ero a disagio da tempo, la mia esperienza era finita. Lascio adesso che la mia linea antisovranista sembra essere diventata maggioritaria? Ne sono felice, ma non mi fido di certo cambiamenti. Siamo passati nel tempo dal 33% al 6% negli anni e nessuno hai mai fatto nulla per frenare questa deriva”, taglia corto Napoli al ilFattoQuotidiano.it, motivando il suo addio dopo 25 anni al partito azzurro. E precisando, contro gli attacchi di alcuni colleghi, di “non aver mai chiesto incarichi“.
“Sopravviveremo a questo lutto politico, Della Frera nemmeno lo conoscevo”, replica invece sarcastico Maurizio Gasparri. Mentre il portavoce unico e capo dei dipartimenti di FI, Giorgio Mulè (e indiziato per sostituire Mariastella Gelmini come capogruppo a Montecitorio, ndr) prova ad allontanare il pericolo di ulteriori scissioni: “Non temiamo altre uscite, quello che ci sono state non ci hanno sorpreso, erano nell’aria”. Eppure, Napoli potrebbe non essere l’unico: “Non so cosa faranno altri colleghi, sono scelte personali. Io aderisco a ‘Cambiamo’ perché sono convito che ci sia un grande spazio al centro, con uno spazio largo. Con chi, anche con Renzi? Non dico nomi, ma sono certo che l’arrivo di Draghi cambierà partiti e lo scenario politico“.
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