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Rio De Janeiro, in migliaia ai party illegali di carnevale dalle spiagge alle favelas: centinaia di arresti

Nel fine settimana in migliaia hanno infranto le regole contro la diffusione del Covid-19. "Siamo stati a Leblon, Tijuca, Ipanema, Recreio, dove abbiamo chiuso locali e sequestrato apparecchiature audio", ha detto il segretario comunale all’ordine pubblico

Vista la pandemia, quest’anno le autorità avevano vietato qualsiasi festeggiamento di carnevale nel Paese, cancellando anche la tradizionale parata delle scuole di samba a Rio per la prima volta dal 1932. Ma nella città brasiliana la festa non si è fermata e migliaia di persone hanno infranto le regole contro la diffusione del Covid-19 partecipando a party illegali di Carnevale. In centinaia sono stati arrestati, scrive il Guardian. Soltanto sabato la polizia ha fatto irruzione nel Jockey Club, un noto locale di Rio, fermando 200 persone.

Anche all’alba di ieri balli affollatissimi erano ancora in corso nelle favelas di Cidade de Deus, nella zona ovest della metropoli, e nel Complexo da Maré (nord), secondo le immagini trasmesse da un elicottero della TV Globo. Domenica sera inoltre un gran numero di persone senza mascherina ha improvvisato balli nelle strade di Leblon, ricco quartiere della Zona Sud di Rio, e nella Piazza Cazuza, a pochi metri dalla spiaggia. “Siamo stati a Leblon, Tijuca, Ipanema, Recreio, dove abbiamo chiuso locali e sequestrato apparecchiature audio”, ha detto il segretario comunale all’ordine pubblico, Brenno Carnevale. Oltre alla cancellazione della tradizionale parata, state proibite le attività dei ‘blocos de rua’, i gruppi del carnevale di strada sparsi nei quartieri della città. Il sindaco di Rio, Eduardo Paes, ha imposto limiti alla circolazione delle persone e all’ingresso dei turisti.

Il Brasile sta vivendo uno dei peggiori momenti dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore sono stati 528 i decessi a causa del Covid-19 e 23.856 i contagi nelle ultime 24 ore. Finora sono state registrate quasi 240mila vittime. Un numero drammatico di morti, superato soltanto dagli Stati Uniti.