Politica

Statuto M5s, per l’associazione Rousseau Vito Crimi non è più leader. Grillo smentisce: “Fino alla nomina del comitato resti capo politico”

Tensione nel Movimento 5 stelle anche sulla leadership interna. L'associazione presieduta da Davide Casaleggio, dopo aver annunciato la modifica dello statuto, ha anche sostenuto che la "reggenza" del senatore era terminata. Una ricostruzione smentita in serata dal fondatore

Mentre in Senato si vota la fiducia a Draghi, nel Movimento 5 stelle si apre lo scontro anche sulla leadership interna. A metà giornata infatti, l’associazione Rousseau, ufficializzando il risultato del voto che ha abolito il ruolo di capo politico in favore di un comitato a 5, ha anche annunciato che “da oggi termina la reggenza di Vito Crimi“. Un annuncio però che l’associazione, presieduta da Davide Casaleggio, non era titolata a fare. Tanto che in serata è arrivata la replica di Beppe Grillo che ha confermato il ruolo del capo politico fino all’elezione dei cinque membri.

“Caro Vito”, ha scritto Grillo nel messaggio poi pubblicato da Crimi su Facebook, “non ritengo di condividere l’assunto secondo il quale con la modifica odierna dello Statuto, cessando l’organo “capo politico”, cesserebbe anche la tua reggenza. A mio avviso, invero, la tua reggenza da capo politico resta in vigore, a prescindere dalle modifiche statutarie, fino a quando non saranno nominati i 5 componenti del nuovo Comitato direttivo, essendo del resto impensabile che il MoVimento resti privo di rappresentanza per tutto il tempo occorrente per portare a termine la procedura di nomina (raccolta delle candidature, voto e proclamazione)”. E ancora: “Comunque la tua reggenza da capo politico, fino a quando non saranno nominati i 5 componenti del nuovo Comitato direttivo, è avallata anche dall’art. 7, lett. d), dello Statuto, dove prevede che “Qualora la carica di un membro del comitato direttivo si renda vacante, il membro più anziano del Comitato di Garanzia, ne assume temporaneamente le veci”. A maggior ragione in questo caso specifico, in cui tutti i membri del Comitato direttivo devono ancora essere nominati”.

In sostegno di Crimi, nel corso della giornata, sono intervenuto vari parlamentari. “Vito Crimi resterà in carica fino all’elezione del comitato direttivo. Dispiace essere costretti a specificare una ovvietà del genere“, ha detto Francesco Silvestri, deputato e tesoriere del gruppo alla Camera. “Dispiace anche perché siamo costretti a disinnescare l’ultimo tentativo di delegittimazione nei confronti di chi ha preso sulle spalle il peso del Movimento in un momento difficilissimo, garantendo un grande impegno e una assoluta lealtà. A Vito Crimi il mio sostegno e anche il mio ringraziamento per tutto quello che ha fatto”. Tra le prime a chiedere il cambio al più presto era stata Barbara Lezzi: “Dobbiamo tutti ringraziare Vito Crimi per il lavoro svolto” ma adesso “non può più decidere nulla in nome e per conto del M5S”.

Dopo ore di silenzio, in serata è arrivata la nettissima replica di Crimi. “La mia funzione di reggenza, al contrario di quanto è stato erroneamente affermato, non è conclusa e, interpellato in tal senso il Garante Beppe Grillo, proseguirà fino a quando non saranno eletti i 5 membri del nuovo Comitato”, precisa il capo politico attaccando frontalmente Rousseau: “Non è stato convocato alcun conclave degli iscritti, la vita politica del M5S è coordinata dai suoi organi”.