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Entra in carcere a 15 anni e ne esce a 82: l’incredibile storia di Joe Ligon, l’uomo che ha fatto 68 anni di carcere “da innocente”

L’avvocato Bridge, che rappresenta Ligon da 15 anni, alla fine ha sostenuto che l’ergastolo per un crimine commesso da Ligon da minorenne era incostituzionale. Dopo un'udienza fallita presso la corte d'appello intermedia della Pennsylvania, Bridge è riuscito a portare il caso alla corte federale e nel novembre 2020 ha vinto

Esce di prigione dopo 68 anni e dichiara: “Sono cresciuto e cambiato, non sono più una minaccia”. Joe Ligon oggi ha 82 anni, ma quando ne aveva 15 venne arrestato e condannato all’ergastolo dopo essersi dichiarato colpevole di aver rapinato e accoltellato alcune persone. I fatti si svolsero a Philadelphia nel febbraio del 1953. Ligon compì la rapina assieme ad altri quattro ragazzi adolescenti e sul selciato rimasero sei persone ferite e due morte. L’uomo venne giudicato colpevole di omicidio di primo grado, anche se il suo avvocato Bradley Bridge ha spiegato alla Cnn che il suo cliente ha sempre sostenuto di aver accoltellato uno dei feriti, ma che non ha mai ucciso nessuno.

“Il bambino che ha commesso quei crimini nel 1953 non esiste più. La persona che è uscita di prigione nel 2021 ha 83 anni, è cresciuta, è cambiata e non è più una minaccia”, ha affermato Ligon pochi giorni fa. “Quest’uomo ha ampiamente ripagato la società per il danno compiuto. Ora è opportuno che trascorra gli ultimi anni della sua vita in libertà. Sono un adulto adesso, anzi sono un uomo anziano e invecchio ogni giorno”. Come spiegano le testate statunitensi la strada per il rilascio di Ligon è stata lunga. Negli anni ’70 l’uomo rifiutò l’opzione di clemenza del governatore della Pennsylvania che significava libertà vigilata.

Anche nel 2017 si ripresentò la possibilità di libertà condizionata ma Ligon ha rifiutato nuovamente l’offerta, affermando che la libertà condizionale non gli avrebbe garantito la libertà che desiderava dopo decenni di prigione, ma un controllo sulla sua vita per il resto dei suoi giorni. L’avvocato Bridge, che rappresenta Ligon da 15 anni, alla fine ha sostenuto che l’ergastolo per un crimine commesso da Ligon da minorenne era incostituzionale. Dopo un’udienza fallita presso la corte d’appello intermedia della Pennsylvania, Bridge è riuscito a portare il caso alla corte federale e nel novembre 2020 ha vinto.