Sembra quasi si siano date appuntamento Ford e Jaguar Land Rover: a poche ore di distanza rispetto al costruttore inglese, infatti, la casa dell’Ovale Blu ha annunciato un importante piano di elettrificazione che la porterà a produrre solo veicoli 100% elettrici a partire dal 2030, mandando definitivamente in pensione quelli con motore termico. Ma già dal 2026 tutta la gamma sarà elettrificata con modelli ibridi e plug-in.
“Abbiamo ristrutturato con successo Ford Europa e siamo tornati alla redditività nel quarto trimestre del 2020. Ora ci stiamo avviando verso un futuro completamente elettrico”, ha affermato Stuart Rowley, presidente della Ford Europe. Un piano che coinvolge anche l’offerta dei veicoli commerciali, destinata a diventare elettrica o ibrida plug-in entro il 2024, in modo che i van alla spina costituiscano il grosso delle vendite già entro il 2030.
Il tutto, peraltro, è perfettamente in linea con il recente annuncio del costruttore di investire nell’elettrificazione circa 22 miliardi di dollari fino al 2025. In questo cambio di paradigma la Germania – dove hanno sede le attività europee di Ford – avrà un ruolo fondamentale, specie in virtù dell’alleanza con Volkswagen, che ha messo sul tavolo la sua piattaforma Meb, ingegnerizzata come architettura modulare 100% elettrica: è su questa base tecnica che, dal 2023, nascerà un modello elettrico a marchio Ford destinato al mercato europeo.
Nell’impianto di Colonia, quindi, Ford si appresta a spendere un miliardo di dollari (l’equivalente di 830 milioni di euro) per ammodernare le linee produttive e prepararle alla nuova strategia industriale, rendendolo il punto di riferimento europeo della casa americana in tema di auto a batteria. “Il nostro annuncio di oggi per trasformare il nostro stabilimento di Colonia, sede delle nostre operazioni in Germania da 90 anni, è uno dei più significativi che Ford abbia realizzato in oltre una generazione. Sottolinea il nostro impegno per l’Europa e in un futuro con i veicoli elettrici al centro della nostra strategia di crescita”, ha affermato Rowley.