Ha prenotato la spesa per la consegna a domicilio ma quando è arrivato il corriere ha aperto la porta armato di spranga. E’ successo a Roma, in zona Tor Tre Teste. L’obiettivo del cliente era avere gratis tutto quello che aveva ordinato. Quando l’uomo lo ha aggredito il fattorino ha chiesto l’intervento del 113 ed è fuggito lasciando tutta la spesa sul posto. La polizia ha rintracciato l’aggressore – un romano di 41 anni – e lo ha arrestato per rapina aggravata. La spranga di ferro, ancora dietro la porta di casa, è stata sequestrata.
- 11:12 - Italia-Cina: Mattarella, 'amicizia per lavoro comune di fronte a sfide globali'
Pechino, 8 nov. (Adnkronos) - "Matteo Ricci, che con Marco Polo rappresenta la figura simbolica della profondità dei rapporti tra Cina e Italia, scriveva che l'amicizia è più utile al mondo che non le ricchezze. E l'amicizia si nutre di cultura, di conoscenza reciproca, di ascolto, di dialogo, di ascolto, di comprensione, cioè di cultura. Il mio auspicio è quindi quello che il continuo lavoro, operoso, di costruzione di ponti culturali tra i nostri popoli, tra la Cina e l'Italia, sostenuto dal Foro e oggi arricchito dal dialogo tra i rettori, contribuisca a far crescere l'amicizia tra di noi, fondamento della costruttiva convivenza e impulso ad un lavoro comune di conciliazione di fronte alle sfide globali". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Pechino, con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, dopo l'incontro insieme alle rispettive delegazioni, al Forum culturale Italia-Cina.
- 11:07 - Mo: Parigi, 'partita Francia-Israele si svolgerà come previsto'
Parigi, 8 nov. (Adnkronos) - Il ministro degli Interni francese Bruno Retailleau ha dichiarato che la partita della Nations League contro Israele della prossima settimana si svolgerà come previsto, nonostante il violento attacco ai tifosi di calcio israeliani ad Amsterdam durante la notte. "La Francia non fa marcia indietro perché ciò equivarrebbe a cedere di fronte alle minacce di violenza e antisemitismo", ha scritto su X.
La polizia di Parigi sta pianificando di schierare oltre 2.000 agenti attorno allo Stade de France per presidiare la partita di giovedì 14 novembre, riferisce Bfm Tv, aggiungendo che le autorità dovrebbero anche allestire un perimetro di sicurezza.
- 11:00 - Sostenibilità: Green-Loop, soluzioni bio-based conformi a nuovo regolamento Ue imballaggi
Rimini, 8 nov. - (Adnkronos) - Green-Loop è un progetto europeo che innova l’industria manifatturiera, perfezionando materiali bio-based e ottimizzando i processi produttivi per offrire soluzioni conformi al regolamento europeo sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr).
Tra i protagonisti del progetto c’è l'italiana Mixcycling, che trasforma sottoprodotti agricoli in materiali bio-based per diverse applicazioni, e Guala Closures Breganze, partner di progetto, che disegna nuovi prodotti e testa le bioplastiche di Mixcycling per chiusure di bottiglie assicurando sicurezza nel contatto con alimenti, bevande e prodotti farmaceutici.
Nell’ambito del progetto Green-Loop, è stato sviluppato un nuovo composito bio-based per stampaggio a iniezione, utilizzato per creare dei primi prototipi di tappi a vite e dispenser per olio d'oliva. Inoltre, un processo produttivo innovativo assistito da microonde permette di ridurre i consumi energetici e migliorare le proprietà dei materiali. Anche nuovi termoplastici bio-based, che integrano residui agricoli come riempitivi, mostrano un grande potenziale per il packaging. Questi avanzamenti sono stati presentati a Ecomondo 2024.
Il Ppwr introduce requisiti più severi per ridurre i rifiuti e aumentare la riciclabilità, creando nuove sfide e opportunità per le aziende. Greem-Loop dimostra come i materiali bio-based possano svolgere un ruolo importante in questa transizione, offrendo alternative ai materiali plastici tradizionali anche in ottica Ppwr.
Grazie al supporto di NSBproject, Mixcycling ha sviluppato materiali per packaging e chiusure alimentari. In collaborazione con Guala Closures Breganze, ha integrato compositi bioplastici in chiusure anti-manomissione che, per resistenza, igiene e flessibilità, sono equivalenti alle plastiche convenzionali. Queste chiusure, conformi alle normative CE, sono sicure per l'uso con alimenti, bevande e farmaci e riflettono l’impegno di Green-Loop per la conformità normativa e lo sviluppo di materiali sostenibili. Con tecnologie come lo stampaggio a iniezione assistito da microonde, che riduce il consumo energetico fino al 30%, Green-Loop apre la strada a soluzioni sostenibili che rispondono agli standard delle plastiche fossili. La collaborazione con partner industriali dimostra la fattibilità dell’integrazione dei materiali bio-based in vari settori, dall’alimentare al packaging per cosmetici.
I materiali bio-based proposti nel progetto Green-Loop in particolare potrebbero sostituire il contenuto di plastica riciclata, sia per mancanza di materiale riciclato sia per es. ragioni qualitative. Come riportato in Art.8 di Ppwr, entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento la Commissione Europea riesaminerà lo stato di sviluppo tecnologico e le prestazioni ambientali degli imballaggi di plastica a base biologica tenendo conto dei criteri di sostenibilità di cui all'articolo 29 della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Green-Loop continuerà a sviluppare soluzioni per le industrie bio-based migliorando le formulazioni dei materiali, ottimizzando i processi produttivi e conducendo test rigorosi per garantirne la scalabilità e la commercializzazione. Per il settore del packaging, i risultati del progetto offriranno soluzioni concrete conformi al nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (Ppwr).
- 10:59 - Sostenibilità: Green-Loop, soluzioni bio-based conformi a nuovo regolamento Ue imballaggi
Rimini, 8 nov. - (Adnkronos) - Green-Loop è un progetto europeo che innova l’industria manifatturiera, perfezionando materiali bio-based e ottimizzando i processi produttivi per offrire soluzioni conformi al regolamento europeo sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr).
Tra i protagonisti del progetto c’è l'italiana Mixcycling, che trasforma sottoprodotti agricoli in materiali bio-based per diverse applicazioni, e Guala Closures Breganze, partner di progetto, che disegna nuovi prodotti e testa le bioplastiche di Mixcycling per chiusure di bottiglie assicurando sicurezza nel contatto con alimenti, bevande e prodotti farmaceutici.
Nell’ambito del progetto Green-Loop, è stato sviluppato un nuovo composito bio-based per stampaggio a iniezione, utilizzato per creare dei primi prototipi di tappi a vite e dispenser per olio d'oliva. Inoltre, un processo produttivo innovativo assistito da microonde permette di ridurre i consumi energetici e migliorare le proprietà dei materiali. Anche nuovi termoplastici bio-based, che integrano residui agricoli come riempitivi, mostrano un grande potenziale per il packaging. Questi avanzamenti sono stati presentati a Ecomondo 2024.
Il Ppwr introduce requisiti più severi per ridurre i rifiuti e aumentare la riciclabilità, creando nuove sfide e opportunità per le aziende. Greem-Loop dimostra come i materiali bio-based possano svolgere un ruolo importante in questa transizione, offrendo alternative ai materiali plastici tradizionali anche in ottica Ppwr.
Grazie al supporto di NSBproject, Mixcycling ha sviluppato materiali per packaging e chiusure alimentari. In collaborazione con Guala Closures Breganze, ha integrato compositi bioplastici in chiusure anti-manomissione che, per resistenza, igiene e flessibilità, sono equivalenti alle plastiche convenzionali. Queste chiusure, conformi alle normative CE, sono sicure per l'uso con alimenti, bevande e farmaci e riflettono l’impegno di Green-Loop per la conformità normativa e lo sviluppo di materiali sostenibili. Con tecnologie come lo stampaggio a iniezione assistito da microonde, che riduce il consumo energetico fino al 30%, Green-Loop apre la strada a soluzioni sostenibili che rispondono agli standard delle plastiche fossili. La collaborazione con partner industriali dimostra la fattibilità dell’integrazione dei materiali bio-based in vari settori, dall’alimentare al packaging per cosmetici.
I materiali bio-based proposti nel progetto Green-Loop in particolare potrebbero sostituire il contenuto di plastica riciclata, sia per mancanza di materiale riciclato sia per es. ragioni qualitative. Come riportato in Art.8 di Ppwr, entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento la Commissione Europea riesaminerà lo stato di sviluppo tecnologico e le prestazioni ambientali degli imballaggi di plastica a base biologica tenendo conto dei criteri di sostenibilità di cui all'articolo 29 della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Green-Loop continuerà a sviluppare soluzioni per le industrie bio-based migliorando le formulazioni dei materiali, ottimizzando i processi produttivi e conducendo test rigorosi per garantirne la scalabilità e la commercializzazione. Per il settore del packaging, i risultati del progetto offriranno soluzioni concrete conformi al nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio (Ppwr).
- 10:08 - **Industria: Istat, a settembre produzione -0,4% su mese, -4% su anno**
Roma, 8 nov. - (Adnkronos) - L'Istat stima che a settembre 2024 l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,4% rispetto ad agosto. Al netto degli effetti di calendario, su base annua l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 4,0%. Nella media del terzo trimestre calo è dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice cresce su base congiunturale per i beni intermedi (+1,9%) e i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono invece l’energia (-3,8%) e i beni di consumo (-2,5%). Rispetto a settembre 2023 flessioni caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è più rilevante per i beni strumentali (-5,1%), i beni intermedi (-4,0%), i beni di consumo (-3,5%) e meno pronunciata per l’energia (-1,6%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi annui più elevati sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,9%), la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,9%) e l’attività estrattiva (+1,8%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,7%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).
- 09:46 - Sostenibilità, al via l'era digitale dei rifiuti: sfide e opportunità
Rimini, 7 nov. (Adnkronos) - Rentri al via. Sfide e opportunità del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sono state al centro di una tavola rotonda a Ecomondo 2024 dal titolo ‘Rentri: dove eravamo rimasti?’, a cura di Ricicla.tv.
“Il Rentri è una sigla, un acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti. Quindi, la parola chiave è 'elettronico', perché il registro è una fattispecie già utilizzata nella tracciabilità dei rifiuti regolarmente, solo che avviene in larga parte in formato cartaceo. Ora, così come è accaduto per la fatturazione elettronica, qualche anno fa, e che sta funzionando bene, accadrà lo stesso nel mondo dei rifiuti, cioè si passa al digitale”, spiega Antonino Rapisardi, direttore commerciale Omnisyst, azienda con trent'anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris.
Si parte a breve: l'avvio è previsto per il 13 febbraio. “C’è una finestra che si apre il 15 dicembre e termina il 13 febbraio, che darà la possibilità alle aziende di iscriversi e di cominciare a far girare il sistema. Dal 13 febbraio ci auguriamo tutti di essere in questa nuova era molto importante, un'era digitale per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti”.
Omnisyst ha chiarito il proprio approccio proattivo in vista dell’avvio del sistema. “In questo periodo di transizione, il nostro impegno è supportare i clienti con una strategia basata su preparazione ed esperienza, automazione e supporto costante”, spiega Rapisardi. L’azienda ha già aggiornato la propria piattaforma, predisposto l’interoperabilità col Rentri, facendosi carico di tutta la complessità burocratico-amministrativa (es. iscrizione al portale del ministero in video call con tecnici Omnisyst, Fir e registro di carico e scarico precompilati, ecc...). “Gestiamo circa 130mila tonnellate di rifiuti all'anno e serviamo oltre 700 aziende in tutta Italia e in tutti i settori. Questo ci permette di affrontare rapidamente i cambiamenti e di far sì che i nostri clienti non risentano dell’aumento della complessità”, rimarca il direttore commerciale.
Uno dei punti chiave emersi durante la tavola rotonda, dove sono intervenuti anche rappresentanti dal ministero dell'Ambiente, da Herambiente, A2A, Cna, Conftrasporto, Assintel e dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riguarda i 'nodi da sciogliere'. “Molte delle funzionalità e casistiche pratiche non sono state ancora testate e convalidate”, osserva Rapisardi. “Un’altra criticità riguarda l’incremento dei dati richiesti per la compilazione dei formulari e dei registri elettronici. Dalla nostra esperienza, abbiamo rilevato che, mediamente, le aziende che gestiscono autonomamente i propri rifiuti, presentano un'incidenza di non conformità per oltre il 10% dei documenti prodotti. Con l’arrivo del Rentri, questi errori potrebbero aumentare proprio a causa della maggiore complessità”, aggiunge.
Dal punto di vista normativo e tecnico, una delle criticità maggiori evidenziate da Omnisyst durante la tavola rotonda riguarda l’opportunità persa di una vera digitalizzazione completa: Rentri è un’aggiunta rispetto al registro di carico e scarico, con molte informazioni che sono sostanzialmente raddoppiate, questo significa che un soggetto deve adempiere al registro di carico scarico e adempiere anche al Rentri. Secondo Rapisardi, “l'implementazione di un unico sistema centralizzato avrebbe semplificato le procedure”.
- 09:45 - Sostenibilità, al via l'era digitale dei rifiuti: sfide e opportunità
Rimini, 7 nov. (Adnkronos) - Rentri al via. Sfide e opportunità del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sono state al centro di una tavola rotonda a Ecomondo 2024 dal titolo ‘Rentri: dove eravamo rimasti?’, a cura di Ricicla.tv.
“Il Rentri è una sigla, un acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti. Quindi, la parola chiave è 'elettronico', perché il registro è una fattispecie già utilizzata nella tracciabilità dei rifiuti regolarmente, solo che avviene in larga parte in formato cartaceo. Ora, così come è accaduto per la fatturazione elettronica, qualche anno fa, e che sta funzionando bene, accadrà lo stesso nel mondo dei rifiuti, cioè si passa al digitale”, spiega Antonino Rapisardi, direttore commerciale Omnisyst, azienda con trent'anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris.
Si parte a breve: l'avvio è previsto per il 13 febbraio. “C’è una finestra che si apre il 15 dicembre e termina il 13 febbraio, che darà la possibilità alle aziende di iscriversi e di cominciare a far girare il sistema. Dal 13 febbraio ci auguriamo tutti di essere in questa nuova era molto importante, un'era digitale per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti”.
Omnisyst ha chiarito il proprio approccio proattivo in vista dell’avvio del sistema. “In questo periodo di transizione, il nostro impegno è supportare i clienti con una strategia basata su preparazione ed esperienza, automazione e supporto costante”, spiega Rapisardi. L’azienda ha già aggiornato la propria piattaforma, predisposto l’interoperabilità col Rentri, facendosi carico di tutta la complessità burocratico-amministrativa (es. iscrizione al portale del ministero in video call con tecnici Omnisyst, Fir e registro di carico e scarico precompilati, ecc...). “Gestiamo circa 130mila tonnellate di rifiuti all'anno e serviamo oltre 700 aziende in tutta Italia e in tutti i settori. Questo ci permette di affrontare rapidamente i cambiamenti e di far sì che i nostri clienti non risentano dell’aumento della complessità”, rimarca il direttore commerciale.
Uno dei punti chiave emersi durante la tavola rotonda, dove sono intervenuti anche rappresentanti dal ministero dell'Ambiente, da Herambiente, A2A, Cna, Conftrasporto, Assintel e dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riguarda i 'nodi da sciogliere'. “Molte delle funzionalità e casistiche pratiche non sono state ancora testate e convalidate”, osserva Rapisardi. “Un’altra criticità riguarda l’incremento dei dati richiesti per la compilazione dei formulari e dei registri elettronici. Dalla nostra esperienza, abbiamo rilevato che, mediamente, le aziende che gestiscono autonomamente i propri rifiuti, presentano un'incidenza di non conformità per oltre il 10% dei documenti prodotti. Con l’arrivo del Rentri, questi errori potrebbero aumentare proprio a causa della maggiore complessità”, aggiunge.
Dal punto di vista normativo e tecnico, una delle criticità maggiori evidenziate da Omnisyst durante la tavola rotonda riguarda l’opportunità persa di una vera digitalizzazione completa: Rentri è un’aggiunta rispetto al registro di carico e scarico, con molte informazioni che sono sostanzialmente raddoppiate, questo significa che un soggetto deve adempiere al registro di carico scarico e adempiere anche al Rentri. Secondo Rapisardi, “l'implementazione di un unico sistema centralizzato avrebbe semplificato le procedure”.