Si tratta di una situazione “di freddo eccezionale rimarrà fino alla fine della settimana”, spiega il National Weather Service, che ha messo in ginocchio anche diversi stati tradizionalmente miti del Sud come Texas, Louisiana, Alabama e Oregon. Tutti travolti dal gelo polare e flagellati da giorni di tempeste che finora hanno causato almeno 30 morti, vittime di incidenti di varia natura collegati all’ondata eccezionale di freddo.
Permangono i problemi di blackout che lasciano oltre 1,1 milioni di americani senza elettricità, e quindi riscaldamento in Louisiana, Alabama e Oregon. Ma la principale crisi si registra da giorni in Texas, principale produttore di energia del Paese la cui rete indipendente dal controllo federale, orgoglio dell’amministrazione repubblicana dello stato, è stata messa in ginocchio dal gelo. All’inizio della settimana erano oltre 4 milioni le persone nel Lone Star State rimaste senza elettricità, un numero che oggi è sceso a circa 2,3 milioni, e in quasi 300mila abitazioni non arriva l’acqua. A Houston centinaia di casa sono state colpite anche da un calo delle pressione dell’acqua tanto che il sindaco, Sylvester Turner, ha rivolto un appello alla popolazione di non farla scorrere nei rubinetti per evitare che esplodano le tubature.
E nell’emergenza scoppia anche la polemica politica, con il senatore repubblicano Ted Cruz finito nel mirino con l’accusa di essere volato al caldo di Cancun con la famiglia lasciando milioni di suoi elettori nella morsa del gelo polare e della conseguente crisi energetica che sta investendo il Texas. “I texani muoiono e tu sei in volo per Cancun” è l’attacco dei democratici texani che aggiungono l’esplicito hashtag “#TedCruzRESIGN”, per chiedere le dimissioni del repubblicano già sotto attacco per il ruolo avuto nel sostenere le contestazioni dei risultati elettorali durante la seduta del 6 gennaio, il giorno dell’assalto al Congresso.
L’ufficio del senatore non ha risposto per confermare o smentire l’autenticità delle foto che stanno circolando sui social media che mostrano Cruz all’aeroporto di Houston e poi a bordo dell’aereo. Già ieri Cruz era stato attaccato su social che avevano ricordato come lo scorso agosto, di fronte ai blackout in California, aveva preso in giro lo stato democratico definito “incapace di garantire le funzioni base di una civiltà, una rete elettrica affidabile” passando poi all’attacco politico dicendo che una vittoria di “Biden/Harris/AOC renderebbe la politica energetica fallimentare della California uno standard nazionale”.