L'azzurro di Cles, già secondo dopo la prima manche, sale sul podio alle spalle del francese Faivre e davanti all'austriaco Marco Schwarz. Fuori Pinturault, che aveva chiuso al comando. La gioia dopo il secondo posto: "Al traguardo quando ho visto il tempo mi è parso incredibile. Sembrava un tabù"
La gara della vita a 30 anni. Luca De Aliprandini è argento nel gigante dei Mondiali di sci di Cortina. Lo sciatore del gruppo sportivo della Guardia di finanza conquista il primo podio della sua carriera nell’appuntamento iridato. L’oro è andato al francese Mathieu Faivre, che ha preceduto il trentino di 63 centesimi, mentre l’austriaco Marco Schwarz ha chiuso al terzo posto. Uscito dopo poche porte della seconda manche il favorito Alexis Pinturault, che aveva chiuso in testa la prima parte di gara. Più indietro gli altri azzurri: Riccardo Tonetti 12esimo e Giovanni Franzoni 14esimo, mentre è uscito di scena Giovanni Borsotti.
L’azzurro, originario di Cles, ai Mondiali di Are 2019, suo esordio iridato, era stato 20esimo nello slalom gigante, mentre nelle due precedenti gare a Cortina si è piazzato quinto nello slalom parallelo e ottavo nella gara a squadre. Ai Giochi olimpici invernali di Soči nel 2014 si era classificato 11° nello slalom gigante, mentre a Pyeongchang 2018 non aveva completato la gara nella stessa specialità.
Nel giro della Coppa del Mondo dall’ottobre 2011, De Aliprandini non era mai salito su un podio, riuscendo al massimo a conquistarlo in quattro occasioni (1 vittoria, 1 secondo posto e 2 terzi posti) in Coppa Europa. “Non so cosa dire, al traguardo quando ho visto il tempo mi è parso incredibile. Sembrava un tabù per me, ho detto ‘o viene o non viene’. Sapevo che era difficile. È un sogno, un medaglia così in casa a Cortina. Quando ho visto secondo non riuscivo neanche a stare in piedi”, ha detto a Raisport dopo l’argento mondiale.
“Ho cercato di mettere in pratica quello di cui ho parlato con i tecnici”, ha aggiunto sottolineando anche che il podio ha il sapore della rivincita. “Per anni siamo stati sempre criticati, alla fine ha pagato il lavoro – ha concluso – Grazie agli allenatori a tutte le persone che mi hanno aiutato”.