Dopo l’espulsione dei deputati e senatori M5s che hanno votato No al governo Draghi annunciata da Vito Crimi, continuano a rincorrersi le voci (e le polemiche) sulla possibile nascita di un gruppo parlamentare formato dai dissidenti. Il casus belli arriva alle 13, quando l’Adnkronos batte questa agenzia: “Di Battista farà come Renzi con Italia Viva” quando ha fatto la scissione dal Pd; “sappiamo che ci sono contatti con l’Italia dei valori“, dicono fonti M5S, alludendo alla possibilità che il nuovo gruppo possa ereditare il simbolo del vecchio partito di Antonio Di Pietro. I regolamenti di Camera e Senato, infatti, permettono la nascita di nuovi schieramenti solo se in presenza di un simbolo presente alle ultime elezioni politiche. E Idv ha partecipato con la lista Civica popolare. Alessandro Di Battista però respinge tutte le accuse, ribadendo di essere uscito dal Movimento e di non occuparsi di “correnti” o “nuove forze politiche”.
“Invito i miei ex-colleghi che hanno scelto legittimamente di passare dal Sì Conte No Renzi al No Conte Sì Renzi Sì Lega Sì Calenda Sì Bonino Sì Berlusconi Sì Draghi, a non passare (oltretutto coprendosi dietro fantomatiche ‘fonti’) stupidaggini del genere sul mio conto ai giornali. Non ci fate, onestamente, una bella figura”, scrive su Facebook. Quindi ribadisce la decisione presa subito dopo l’ok di Rousseau a Draghi. “Sono uscito dal Movimento, vivo la mia vita, non mi occupo di correnti, scissioni, nuove forze politiche. Ho solo idee diverse dalle vostre. Rispettatele senza comportarvi da infantili avvelenatori dei pozzi. State al governo? Occupatevi della classe media e della piccola e media impresa. Non di me. Patti chiari e amicizia lunga”. Poi la stoccata: “P.s. Paragonarmi a Renzi significa paragonarmi ad un vostro alleato di governo“.
Al di là del suo coinvolgimento, sono diversi i dissidenti M5s che in queste ore hanno ventilato la possibilità della nascita di un nuovo gruppo. Come Pino Cabras, uno dei deputati appena espulsi da Crimi, che all’Adnkronos risponde così: “Un nuovo soggetto politico dei dissidenti grillini? Serve un’opposizione organizzata. Un passo alla volta, senza forzature“. Una conferma arriva dall’attuale segretario dell’Italia dei valori, Ignazio Messina, cioè colui che detiene i diritti del simbolo del partito. “Sì, ci sono stati contatti con alcuni parlamentari ‘dissidenti’ del M5S per creare un nuovo gruppo al Senato. Mettere a disposizione il simbolo dell’Idv per finalità meramente tecniche non ci appassiona. Di contro, se c’è un progetto politico nuovo partendo da idee e valori condivisi, da parte nostra c’è una collaborazione piena“, spiega. “Chi mi ha cercato? Si dice il peccato ma non il peccatore. Se è stato Lannutti? Con Lannutti c’è una vecchia amicizia, ma questa è un’altra cosa”, risponde. Poi guarda al futuro, sostenendo che lo scenario di una nuova formazione politica non è affatto da escludersi. “Credo ci sia uno spazio enorme e questo lo dimostrano gli ultimi sondaggi: il 48% di italiani è indeciso rispetto a ciò che sta accadendo, molti non si ritrovano in queste scelte. Creare un nuovo progetto credibile, coerente e serio può avere un notevole consenso. Può togliere dall’imbarazzo tanti che non sanno più a cosa aggrapparsi”.