Transenne sul lungomare di Napoli, chiusure momentanee in via del Corso a Roma, sensi unici nelle vie più trafficate di Bergamo, agenti impegnati nel disperdere gli assembramenti tra giovanissimi a Bologna e Milano. Nel primo sabato con temperature quasi primaverili si sono moltiplicati da Nord a sud gli assembramenti nelle grandi città. Una situazione ancora più critica in Regioni come l’Emilia Romagna e la Campania, che da domenica 21 febbraio passano in zona arancione. Prima che bar e ristoranti chiudano, in tanti si sono concessi un pranzo o un aperitivo nei locali, affollando i centri storici e mettendo alla prova controlli e provvedimenti anti-assembramenti disposti dalle autorità locali. Sono gli ultimi incassi per i ristoratori, quasi ovunque sold out nelle grandi metropoli, che per almeno le prossime due settimane dovranno stare chiusi al pubblico. Ecco com’è andata nelle principali città italiane.
Napoli – A causa del progressivo aumento di persone sul lungomare è stato transennato il marciapiede che da piazza Vittoria va verso Santa Lucia. In particolare è stato interdetto l’accesso consentendo solo l’uscita di chi si trova già all’interno dell’area. La misura – concordata in occasione di un tavolo tenuto nei giorni scorsi in Prefettura – serve ad evitare assembramenti ed è stata garantita grazie alla presenza di polizia, guardia di finanza, carabinieri e Protezione civile. Stesse scene da via Caracciolo a via Partenope, dove c’è chi si è fermato per pranzo. In ogni caso si è trattato di una folla ordinata e munita di mascherine, riferiscono le autorità. In molti ristoranti, soprattutto nel quartiere Vomero, si è registrato il tutto esaurito all’ora di pranzo. Tanto che i gestori hanno dovuto organizzare due turni per evitare la ressa: il primo alle ore 13 e il secondo alle 14.30. E sono centinaia – a quanto risulta all’Ansa – le prenotazioni che erano arrivate anche per la giornata di domani e che sono state cancellate per via dell’imminente zona arancione.
Bologna – Anche nel centro del capoluogo emiliano è stata una giornata di pienone, soprattutto a partire dal pomeriggio. Tantissime le persone nelle strade dello shopping, da via Indipendenza a via Rizzoli. Così come sono stati osservati assembramenti nelle zone della movida, a partire da via del Pratello, molto frequentata dagli studenti universitari. Presenti le forze dell’ordine per i controlli, impegnate soprattutto a far rispettare l’obbligo della mascherina.
Roma – Nella Capitale la polizia locale ha dovuto disporre chiusure momentanee su via del Corso e strade limitrofe per far defluire le persone, come già accaduto negli scorsi weekend. Rafforzata la vigilanza da parte delle pattuglie della polizia locale in varie zone della città, anche con presidi fissi, soprattutto nelle aree a maggior interesse commerciale e sul lungomare di Ostia. Molti i giovani che nel pomeriggio si sono radunati al Pincio e nell’area del Tridente per una passeggiata.
Milano – A Milano le maggiori criticità sono avvenute nella centralissima via Mercanti, a due passi dal Duomo. Gli agenti erano già presenti quando si sono radunati circa 200 giovanissimi intenzionati, riferisce la polizia, a una maxi-rissa. La presenza del reparto Mobile e degli agenti della Questura, però, li avrebbe dissuasi e costretti a disperdersi. Stessa scena in via Marconi, meno di un’ora prima, dove si sono ritrovati in dieci, questa volta per regolare i conti in conseguenza di un video circolato in chat riguardo al quale due ragazzine avevano litigato. Monitorate anche via Torino e corso Vittorio Emanuele, dove gli agenti hanno garantito il rispetto delle norme anti-Covid.
Bergamo – Sebbene inferiore allo scorso fine settimana, anche oggi il centro di Bergamo è stato preso d’assalto per lo shopping: nel pomeriggio, con l’aumentare delle persone presenti, è scattata la chiusura precauzionale – con l’attivazione della circolazione a senso unico – delle due strade principali delle passeggiate: via XX Settembre in città bassa e la Corsarola in Città Alta. Lo stop è scattato da parte della polizia locale poco dopo le 16. In ogni caso non si sono registrati assembramenti simili a quelli del primo sabato di zona gialla. Previsti controlli anche nella giornata di domenica.
Rimini – Ultimo giorno in zona gialla a Rimini, dove l’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata nelle vie dell’aperitivo, in particolare vicino a piazza Cavour. Difficile liberare i tavoli alle 18 quando per i bar è scattata la chiusura, in vigore almeno per le prossime due settimane. Il punto più critico è rappresentato dai vicoli attorno la Vecchia Pescheria dove si concentrano i pub: qui nel pomeriggio si sono verificati diversi assembramenti, complice il bel tempo e il fatto che nei giorni scorsi si siano tenute le lauree all’università. In tanti ne hanno approfittato per festeggiare.