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Tommaso Zorzi in lacrime per la lettera del padre: “Ho trovato gente che sapeva solo dirmi “frocio”. Io non sono quelli con cui vado a letto, sono Tommaso”

Lo sfogo dopo la bella lettera del papà: "Io ho sempre vissuto la mia sessualità con una libertà estrema. Questo purtroppo fai il paragone con la tua famiglia e credi che se la tua famiglia ti vuole bene, tutto il mondo ti vorrà bene. Non è così. Ho dovuto fare i conti con tanta ignoranza, con tanto pregiudizio..."

di F. Q.

Arrivano le lacrime anche per Tommaso Zorzi. Lacrime d’amore per la lettera del padre arrivata al Grande Fratello Vip. E così il personaggio più amato ma anche controverso di questa edizione si commuove: “Caro Tommy – scrive papà Lorenzo – sono certo che tu sappia che ti sto seguendo in questa avventura un po’ folle e straniante che stai facendo. Lo faccio anche nei momenti strappati al lavoro, tra una riunione e una pausa, e mi hai fatto riscoprire un piacere che, a malincuore, non vivevo da tempo e di cui ho nostalgia, la quotidianità della vita e l’alternarsi dei tuoi umori“. Inizia così, il papà di Tommaso, laureato in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi di Milano e manager presso una società di software. “Se non ti ho fatto una sorpresa venendoti a trovare o se non mi sono mai esposto pubblicamente sui social è solo a causa della mia ritrosia congenita e non certo perché non hai il mio sostegno. Lo hai sempre avuto. Credo che non ci sia nulla che può fare più felice un padre di vedere il proprio figlio farsi strada nella vita con le proprie forze… Sei un ragazzo pieno di talento e devi ritenerti fortunato per questo perché non ne hai merito. Questi talenti, però, li sai mettere a frutto e di questo devi essere orgoglioso. Sei capace di miscelare nelle giuste dosi creatività e metodo, sfrontatezza e sensibilità, senso dell’umorismo e malinconia, ansia e dedizione. Penso che sia questo che ti rende speciale. E poi sai dare importanza alle cose che la meritano, ne fai una questione di principio. Hai avuto la fortuna di avere una famiglia nella quale hai potuto esprimere la tua sessualità senza alcun problema. Ma hai anche vissuto sulla tua persona cosa significa l’ignoranza della gente su questi temi. Non ti sei mai tirato indietro quando hai avuto l’occasione di denunciare una discriminazione, di sottolineare la stupidità di certe frasi dette anche da personaggi conosciuto o o di aiutare un ragazzino a prendere coraggio nel fare coming out con la propria famiglia. In un mondo social che parla di cose che “hanno chiesto in moltissimi” e distribuisce codici sconto c’è bisogno anche di quelli che parlano di cose che riguardano pochi e che non fanno sconti sui diritti…“. Ed ecco le lacrime, la consapevolezza di avere “ritrovato un bambino che ha voglia di stare con il suo papà“. Poi la voglia di insistere su un punto importante della lettera: “Io ho sempre vissuto la mia sessualità con una libertà estrema – ha detto Zorzi – Questo purtroppo fai il paragone con la tua famiglia e credi che se la tua famiglia ti vuole bene, tutto il mondo ti vorrà bene. Non è così. Ho dovuto fare i conti con tanta ignoranza, con tanto pregiudizio, con tanta gente che l’unica parola che aveva per descrivermi era ‘frocio’. Mi fa accapponare la pelle perché tanti ragazzini come me vengono annullati. Non c’è niente di peggio che annullare un essere umano per ridurlo all’affetto che prova sotto le coperte. Io non sono quelli con cui vado a letto, sono Tommaso Zorzi, a prescindere dal fatto che io vada con uomini o donne”.

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