TRIESTE – Gli insulti omofobi sono l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Adesso il caso del consigliere comunale di Trieste Fabio Tuiach è diventato una questione politica che interessa la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. L’ex pugile, che in passato fu eletto con la Lega, poi passò a Forza Nuova, infine al gruppo misto, è stato autore di pesanti esternazioni dopo l’aggressione di Antonio Parisi e di un suo amico avvenuta nel capoluogo giuliano. Ha detto che il problema dell’omofobia non si pone in altri paesi perché “i gay finiscono in carcere o l’omosessualità è vietata per legge”. Tuiach non è nuovo ad uscite del genere. A gennaio, nel giorno della Memoria, ha postato una foto di Hitler sorridente, attorniato dalla folla festosa. Nell’aprile 2020 aveva proposto una multa per le donne che non fanno sesso con il proprio marito, perché in epoca di pandemia una sana vita sessuale è un aiuto contro lo stress. Nel 2019 si era astenuto in consiglio comunale nel voto per concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre in quanto si era sentito offeso da una dichiarazione della senatrice secondo cui Gesù era ebreo ed era stato ucciso da ebrei.
Questi episodi vengono citati in una petizione on-line per sostenere la richiesta delle dimissioni di Tuiach. Ma sono prima di tutti i politici friulani ad essere scesi in campo. “Si verifichi la sussistenza di possibili cause di sospensione e la successiva rimozione del consigliere comunale”, la richiesta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle inviata al presidente Massimiliano Fedriga, attraverso una mozione che esprime “solidarietà a tutte le persone che si siano sentite offese dalle dichiarazioni di Tuiach” sull’aggressione all’esponente Lgbt. La mozione è possibile in base all‘articolo 40 della legge 142/1990 che prevede la rimozione di amministratori locali che “compiano atti contrari alla Costituzione, per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”. In attesa della rimozione è prevista la sospensione, provvedimenti che spettano “al Presidente della Regione su conforme deliberazione della Giunta regionale“. I Cinquestelle scrivono: “La misura è colma. Sono anni che leggiamo post del consigliere Tuiach, sempre contro le persone appartenenti al mondo Lgbt: non si può più rimanere a guardare. Chi ha il potere, lo eserciti, perché Tuiach non mantiene quel decoro che dovrebbe essere proprio di un membro delle istituzioni”.
Sul fronte del Pd si è mosso anche il consigliere regionale Roberto Cosolini, che chiede la rimozione “per motivo di gravi e persistenti violazioni di legge”, appoggiato da Furio Honsell di Open Sinistra Fvg. “Le dichiarazioni espresse sul social VKontakte sono oltraggiose e promuovono l’odio omofobico, oltre a gettare discredito sull’intera istituzione del consiglio comunale e sulla città”.
La maggioranza di centrodestra della Regione, invece, prende tempo e non sposa la tesi delle opposizioni. L’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti (Lega): “Su temi così delicati come la rimozione sarebbe opportuno non cadere nella trappola della gara a chi la spara più grossa. Chi per primo esprime opinioni inaccettabili, irricevibili e inqualificabili è, con tutta probabilità, alla ricerca di qualcuno che si abbassi al suo stesso livello per guadagnare un’effimera visibilità. Mi rivolgo in particolar modo a chi ha alle spalle una storia politica e personale che non merita di essere trascinata in questa vicenda”. Insomma, non se la prende con Tuiach, ma con chi chiede di buttarlo fuori dal consiglio comunale di Trieste. Poi sembra difenderlo: “Circa le casistiche di intervento, la prassi e la giurisprudenza hanno evidenziato che non è sufficiente la semplice violazione di una legge per legittimare un intervento straordinario come la rimozione dalla carica. Proprio perché si tratta di un’azione straordinaria la giurisprudenza richiede un’attenta valutazione delle ipotesi in relazione alle quali tale potere può essere esercitato correttamente”.
Politica
Consigliere comunale omofobo a Trieste, M5s chiede a Fedriga di sospenderlo. La Lega prende tempo: “Serve attenta valutazione”
Fabio Tuiach, eletto con la Lega, poi passato a Forza Nuova e infine al gruppo misto, è stato autore di pesanti esternazioni dopo l'aggressione a un attivista Lgbt avvenuta nel capoluogo giuliano. A gennaio, nel giorno della Memoria, aveva postato una foto di Hitler sorridente. I consiglieri regionali del Movimento hanno presentato una mozione perché si ricorra a una legge che prevede la rimozione di amministratori locali che “compiano atti contrari alla Costituzione"
TRIESTE – Gli insulti omofobi sono l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Adesso il caso del consigliere comunale di Trieste Fabio Tuiach è diventato una questione politica che interessa la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. L’ex pugile, che in passato fu eletto con la Lega, poi passò a Forza Nuova, infine al gruppo misto, è stato autore di pesanti esternazioni dopo l’aggressione di Antonio Parisi e di un suo amico avvenuta nel capoluogo giuliano. Ha detto che il problema dell’omofobia non si pone in altri paesi perché “i gay finiscono in carcere o l’omosessualità è vietata per legge”. Tuiach non è nuovo ad uscite del genere. A gennaio, nel giorno della Memoria, ha postato una foto di Hitler sorridente, attorniato dalla folla festosa. Nell’aprile 2020 aveva proposto una multa per le donne che non fanno sesso con il proprio marito, perché in epoca di pandemia una sana vita sessuale è un aiuto contro lo stress. Nel 2019 si era astenuto in consiglio comunale nel voto per concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre in quanto si era sentito offeso da una dichiarazione della senatrice secondo cui Gesù era ebreo ed era stato ucciso da ebrei.
Questi episodi vengono citati in una petizione on-line per sostenere la richiesta delle dimissioni di Tuiach. Ma sono prima di tutti i politici friulani ad essere scesi in campo. “Si verifichi la sussistenza di possibili cause di sospensione e la successiva rimozione del consigliere comunale”, la richiesta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle inviata al presidente Massimiliano Fedriga, attraverso una mozione che esprime “solidarietà a tutte le persone che si siano sentite offese dalle dichiarazioni di Tuiach” sull’aggressione all’esponente Lgbt. La mozione è possibile in base all‘articolo 40 della legge 142/1990 che prevede la rimozione di amministratori locali che “compiano atti contrari alla Costituzione, per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”. In attesa della rimozione è prevista la sospensione, provvedimenti che spettano “al Presidente della Regione su conforme deliberazione della Giunta regionale“. I Cinquestelle scrivono: “La misura è colma. Sono anni che leggiamo post del consigliere Tuiach, sempre contro le persone appartenenti al mondo Lgbt: non si può più rimanere a guardare. Chi ha il potere, lo eserciti, perché Tuiach non mantiene quel decoro che dovrebbe essere proprio di un membro delle istituzioni”.
Sul fronte del Pd si è mosso anche il consigliere regionale Roberto Cosolini, che chiede la rimozione “per motivo di gravi e persistenti violazioni di legge”, appoggiato da Furio Honsell di Open Sinistra Fvg. “Le dichiarazioni espresse sul social VKontakte sono oltraggiose e promuovono l’odio omofobico, oltre a gettare discredito sull’intera istituzione del consiglio comunale e sulla città”.
La maggioranza di centrodestra della Regione, invece, prende tempo e non sposa la tesi delle opposizioni. L’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti (Lega): “Su temi così delicati come la rimozione sarebbe opportuno non cadere nella trappola della gara a chi la spara più grossa. Chi per primo esprime opinioni inaccettabili, irricevibili e inqualificabili è, con tutta probabilità, alla ricerca di qualcuno che si abbassi al suo stesso livello per guadagnare un’effimera visibilità. Mi rivolgo in particolar modo a chi ha alle spalle una storia politica e personale che non merita di essere trascinata in questa vicenda”. Insomma, non se la prende con Tuiach, ma con chi chiede di buttarlo fuori dal consiglio comunale di Trieste. Poi sembra difenderlo: “Circa le casistiche di intervento, la prassi e la giurisprudenza hanno evidenziato che non è sufficiente la semplice violazione di una legge per legittimare un intervento straordinario come la rimozione dalla carica. Proprio perché si tratta di un’azione straordinaria la giurisprudenza richiede un’attenta valutazione delle ipotesi in relazione alle quali tale potere può essere esercitato correttamente”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.