I 25 gestori di fondi speculativi più pagati degli Stati Uniti hanno guadagnato lo scorso anno 32 miliardi di dollari. Nell’anno della pandemia le loro buste paga sono cresciute di ben il 50% rispetto all’anno prima. E sono ben 15 su 25 quelli che in un solo anno hanno incassato oltre un miliardo di dollari. E’ quanto emerge dalla consueta classifica Rich List dedicata agli investitori istituzionali. In vetta c’è Israel Englander numero uno dell’hedge fund Millenium Management che lo scorso anno ha intascato 3,8 miliardi. Nel 2020 il suo fondo ha registrato una performance del 26%. Un risultato eccezionale? Difficile sostenerlo se si considera che negli ultimi 12 mesi l’indice Nasdaq è cresciuto di oltre il 40% mentre l’S&P500 del 14%. Per intenderci, chi si fosse limitato a investire in un fondo Etf sul Nasdaq, che si limita a replicare la composizione di un indice e che ha quindi commissioni estremamente basse, avrebbe guadagnato quasi il doppio rispetto al costoso fondo di Englander. Tutti gli indici sono stati spinti al rialzo dagli interventi delle banche centrali e dai massicci stanziamenti dei governi per contrastare la pandemia.

La “busta paga d’argento” la porta a casa James Simons di Renaissance Technologies con 2,6 miliardi di dollari. Simons, una sorta di leggenda nel mondo della finanza su cui è stato scritto di recente il libro “The man who solved the market”, non ha però particolarmente brillato, con cali per i suoi fondi tra il 20 e il 30%. E’ invece andato bene il suo “Medallion” che è però dedicato principalmente ai dipendenti della società. Al terso posto Chase Coleman di Tiger Global Management (+48%). Al quarto posto c’è Kenneth Griffin di Citadel (+ 24%), uno dei fondi più colpiti dalla recente vicenda GameStop. Da notare come nella lista compaiano anche gestori di fondi che hanno registrato performances tutt’altro che entusiasmanti come Davi Tepper che ha incassato 1,7 miliardi sebbene il suo fondo Appaloosa si sia limitato ad un modesto + 13%. Come ha scritto recentemente sul suo blog il docente di finanza ed esperto di valutazioni aziendali Aswath Damodaran: “Molti hedge funds sono gestiti da persone che forniscono un contributo estremamente modesto ai risultati ma che caricano i sottoscrittori di commissioni esorbitanti a fronte di ritorni al di sotto degli standard. E sono queste commissioni, non le performances, che arricchiscono i gestori”.

Il boom delle retribuzioni nell’anno in cui l’economia e i redditi sono duramente colpiti dalla pandemia è probabilmente destinato a sollevare polemiche. A maggior ragione dopo che è emerso che il presidente Joe Biden, in alcuni colloqui privati, ha spiegato che molto difficilmente l’annunciato raddoppio del salario minimo a 15 dollari l’ora verrà davvero implementato. In un’intervista con il New York Times la segretaria al Tesoro Janet Yellen che, prima di assumere la carica, aveva ricevuto un compenso di quasi un milione di dollari per un intervento ad un convegno di Citadel, ha escluso la possibilità di applicare una tassa sulle grandi ricchezze poiché “di difficile implementazione”.

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