Il lunedì è come un calcio d’angolo battuto corto: fa schifo. Purtroppo ce l’abbiamo e dobbiamo tenercelo. Almeno è tornata la Champions League, ma andiamo in ordine.

Lunedì scorso con la sconfitta del Milan contro lo Spezia e la vittoria dell’Inter con la Lazio, i nerazzurri tornano primi nel girone di ritorno dopo un decennio. Così ci siamo chiesti: ma gli uomini di Conte che stanno disputando la loro miglior stagione dov’erano 10 anni fa? Ecco, non l’avessimo fai fatta ‘sta ricerca. Aprire con cautela, contiene immagini di Lautaro Martinez con i capelli delle T.A.T.U.

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Martedì torna quella cosa che a tutti gli uomini fa sempre venire i brividi come la prima volta. No, non la cartella esattoriale di Equitalia, ma la canzoncina della Champions League. E con un fior fior di match: Crotone-Psg. Ah, era il Barcellona? Mah. Messias > Messi.

I francesi, a nostro malincuore, dominano e vincono ma grazie ad una colonia tutta italiana: Florenzi, Verratti e Moise Kean (che va pure a segno). Ma la scena è tutta di quel pazzo sgravato di Raffaello delle Tartarughe Ninja aka Kylian Mbappé. Tripletta, 1-4 e Barcellona in crisi profonda.

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Al Barcellona ci sentiamo di segnalare che il Maestro Marco Giampaolo attualmente è libero. Saluti.

Mercoledì è il turno della prima italiana in Europa. L’avessero detto anche a Bentancur, avrebbe evitato di dormire e fare quella brutta cosa in area piccola. Gol ad inizio partita e gol ad inizio secondo tempo. Oh però la EA aveva detto che lo aveva fixato il kick of glitch, dai su.

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Nella stessa serata a segno anche Erling Majin Bu Haaland. Clausola rescissoria a 75 milioni che parte dal 2022. Perfetto. Welcome to Bayern Monaco – Goal&Skills 2021/22.

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Giovedì meglio se ce lo zompiamo. Il Napoli perde col Granada, il Milan pareggia con la Stella Rossa e a tenere alta la bandiera italiana c’è solo la Roma (che vince col Braga) e il Brunello Fernandes.

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Quanto gli ha fatto bene la gavetta col Novara e con l’Udinese. Please Bruno torna che qui il freddo si fa sentire.

Non siamo soliti mettere nell’Ogni Maledetto Lunedì gli amarcord, ma questo merita. Venerdì erano 15 anni dall’infortunio di Totti contro l’Empoli. Un brutto infortunio che gli stava quasi per far perdere il Mondiale in Germania. Il finale lo sapete già e noi lo ricordiamo più volte che possiamo (Poooopopopopooopooo) ma se siete arrivati fino qui si presume che sappiate leggere, per questo ve lo consigliamo vivamente.

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Arriva il weekend, ma il sabato scioperiamo per una buona causa. La costruzione dal basso deve diventare un reato.

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Ci siamo quasi, siamo arrivati a 12 firme su 15.000: 13 se mia madre si decide a firmare e 14 se consideriamo la croce con la quale ha firmato mio nonno.

Domenica è Derby-break, signori! A parte l’indecenza di alcuni tifosi che sono andati a fare bordello fuori da San Siro, il match vede dominare una sola squadra: quelli che vogliono Alessio Romagnoli in panchina. Il capitano del Milan lascia molto a desiderare e si perde Lukaku sul primo e terzo gol. Rebic gioca tutto cagato addosso, Ibra non può fare nulla da solo e il centrocampo del Milan è orfano di Bennacer e del poco gioco propositivo. In compenso belli i capelli di Castillejo e Rafael Leao. In più ci si mettono Handanovic che para anche le bestemmie e un super Lukakone che spacca in due la difesa rossonera.

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Inter 3-0 Milan, ora è fuga nerazzurra per lo scudetto.

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