Il Regno Unito procede speditamente nella campagna vaccinale di massa, ma il governo di Boris Johnson mantiene alta l’asticella delle restrizioni. Il premier si appresta a illustrare al Parlamento la progressiva uscita dal lockdown (il terzo, a oggi in vigore da due mesi), che sarà estremamente graduale. L’8 marzo riapriranno le scuole, ma l’alleggerimento delle restrizioni è rinviato al 29 marzo. Dunque, fra più di un mese, e in ogni caso sarà comunque legato alla conferma del rallentamento registrato di recente della curva dei contagi e dei ricoveri per Covid, nonché dalla prosecuzione dell’andamento positivo della campagna di vaccini.
Il piano britannico appare non solo differito e prudente, ma destinato a lasciare ancora a fine marzo il Regno a un livello di restrizione più severe rispetto alla media di quelle in vigore al momento in Italia. E questo malgrado l’accelerazione dell’isola sul fronte dei vaccini (con 18 milioni di iniezioni già somministrate e l’obiettivo d’arrivare ad assicurare almeno la prima dose a tutta la popolazione adulta ultra18nne fissata ora dallo stesso Johnson per fine luglio).
“Intendo delineare – dirà Johnson alla Camera dei Comuni secondo uno stralcio diffuso da Downing Street – una roadmap destinata a portarci fuori con cautela dal lockdown. E la nostra priorità è sempre stata quella di riportare i bambini a scuola” oltre che di trovare “modi per far riunire le persone con i loro cari in sicurezza”. Di qui la scelta – confermata in un’intervista da Nadhim Zahawi, ministro britannico preposto al coordinamento della vaccinazioni – di partire l’8 marzo con la ripresa dell’attività scolastica in presenza in tutta l’Inghilterra, con il via libera alle attività sportive all’aperto negli istituti. E per il resto confermare l’autorizzazione dei contatti sociali in pubblico e all’aperto fra le persone a non più di due – come previsto già dall’inizio del lockdown – con la sola concessione in più di potersi intrattenere in momenti ricreativi a due come bere un caffè o una bibita in un parco. Dal 29 marzo, invece, è previsto il ripristino della regola del 6 (ossia il permesso di riunirsi outdoor fino a un massimo di sei persone appartenenti a non più di due nuclei familiari), nonché la riapertura di attività sportive e affini (tipo tennis o golf) all’aperto.