Il mondo FQ

S&P: “Crescita italiana nel 2021 al 5,3%. Bene il piano di riforme del governo Draghi ma per ora senza effetti sul rating”

L'agenzia di rating fiduciosa sul fatto che il programma di riforme del nuovo governo possa rilanciare gli investimenti e la crescita economica e quindi arginare l'espansione del debito pubblico
Commenti

“Prevediamo una ripresa della crescita economia dell’Italia al 5,3% nel 2021, sulla base di una normalizzazione della situazione sanitaria e del mantenimento dello stimolo di bilancio e monetario”. Lo scrive l’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s in un report dedicato all’Italia. La stima si colloca nella parte “alta” della forchetta previsionale relativa al nostro paese. Più vicino al più 6% indicato dal precedente governo che al 3,5% scritto da Banca d’Italia e Fondo monetario internazionale. Secondo l’agenzia un uso efficace dei fondi europei del Next Generation Eu da parte del Governo “potrebbe dare una forte spinta agli investimenti pubblici“, che sono rimasti circa il 30% inferiori rispetto ai livelli precedenti la grande crisi finanziaria di un decennio fa. S&P prevede per quest’anno un deficit all’8% del Prodotto interno lordo, ma scrive anche che “la potenziale ripresa del Pil significa che il rapporto debito/Pil potrebbe stabilizzarsi quest’anno”.

Sebbene sia stata sinora appena tratteggiata, Standard and Poor’s definisce “ambiziosa” l’agenda di riforme del governo Draghi ma specifica che non ha un impatto immediato sul rating dell’Italia. Ci sono “alte” aspettative sul fatto che il nuovo governo, “che rappresenta quasi il 90% dei seggi parlamentari, una maggioranza più grande di qualsiasi altro governo del dopoguerra, possa riformare l’economia, il quadro fiscale e la magistratura dell’Italia”. Poiché elezioni si terranno entro giugno 2023, il governo ha però “solo due anni per raggiungere i suoi obiettivi”, rileva l’agenzia.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione