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Vaccini Covid, Sanofi produrrà anche quello di Janssen (Johnson&Johnson): “12 milioni di dosi al mese”

Il marchio francese che ha dovuto ritardare la messa a punto del proprio vaccino produrrà in Francia il prodotto della concorrente americana così come ha già annunciato di fare per quello di Pfizer-BioNTech

La campagna vaccinale in Italia e in Europa potrebbe subire un’accelerazione dopo l’accordo tra due case farmaceutiche. Sanofi – il marchio francese che ha dovuto ritardare la messa a punto del proprio vaccino – produrrà in Francia il prodotto della concorrente americana Janssen (Johnson&Johnson), così come ha già annunciato di fare per quello di Pfizer-BioNTech. In un comunicato, l’azienda farmaceutica francese annuncia che si incaricherà della formulazione e del riempimento dei flaconi nel suo sito di Marcy-l’Etoile, vicino a Lione, “a partire dal terzo trimestre” del 2021 e “a un ritmo di circa 12 milioni di dosi al mese”. Sanofi ha già annunciato nelle scorse settimane che produrrà nella sua fabbrica in Germania, a Francoforte, oltre 125 milioni di dosi del vaccino a RNA messaggero di Pfizer-BioNTech. “Dobbiamo accelerare insieme la produzione di vaccini attraverso partenariati industriali – scrive su Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron – Pur proseguendo la sua ricerca, Sanofi si farà carico di diverse tappe di fabbricazione del vaccino di Johnson & Johnson per rispondere rapidamente alla domanda europea e mondiale”, prosegue il presidente.

Intanto sono partiti i nuovi test clinici di fase 2 per il candidato vaccino anti-Covid, a base di proteine ricombinanti adiuvate, targato Sanofi-Gsk. Lo studio, condotto su 720 volontari over 18, è mirato a selezionare la dose di antigeni più appropriata per ottenere una risposta immunitaria ottimale, in particolare negli anziani. Se i risultati saranno positivi, la fase 3 dovrebbe iniziare nel secondo trimestre 2021 e la disponibilità del vaccino è prevista nel quarto trimestre 2021. Al contempo – riferiscono i due gruppi in una nota – sono in corso ricerche parallele su nuove varianti di Sars-CoV-2. Lo scorso dicembre le aziende avevano annunciato un ritardo nella sperimentazione del vaccino, proprio perché era emersa una risposta immunitaria insufficiente negli anziani.

“Nelle ultime settimane, i nostri team hanno lavorato per perfezionare la formulazione di antigeni per il nostro vaccino proteico ricombinante, sulla base delle evidenze emerse dal nostro studio iniziale di fase 1/2″, ha affermato Thomas Triomphe, vicepresidente esecutivo e capo di Sanofi Pasteur. “Siamo fiduciosi nel forte potenziale del nostro candidato vaccino e gli ultimi dati preclinici che abbiamo ottenuto sono molto incoraggianti. Questo nuovo studio di fase 2 ci permetterà di identificare la formulazione definitiva del vaccino per adulti di tutte le età. Ci impegniamo a mobilitare i nostri sforzi e le nostre capacità nella lotta globale contro questa pandemia – ha aggiunto – e questo nuovo studio rappresenta un ulteriore passo verso il raggiungimento del nostro obiettivo principale: sviluppare un vaccino contro Covid-19 con un buon profilo di tolleranza ed efficacia”. “Siamo molto felici di lanciare questo nuovo studio di fase 2. Il mondo ha bisogno di più vaccini e siamo fiduciosi che la combinazione del nostro consolidato adiuvante per l’uso pandemico con questa formulazione ottimizzata di antigeni avrà un impatto significativo sulla pandemia e sul suo decorso. Non vediamo l’ora di avviare la fase 3, prevista per il secondo trimestre 2021, se i risultati di fase 2 avranno successo”, ha dichiarato Roger Connor, presidente di Gsk Vaccines.