C’è anche Ciro Migliore tra i 24 arrestati nell’ambito della maxi operazione antidroga eseguita dai carabinieri tra Casoria e Caivano (Napoli). Migliore era il fidanzato transgender di Maria Paola Gaglione, la 22enne morta tra il 10 e l’11 settembre dopo essere stata speronata sullo scooter dal fratello Michele Antonio che, secondo i pm, non accettava la loro relazione. Da quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, sono diverse le occasioni in cui Migliore sarebbe stato coinvolto in cessione di droga e il giovane si trova nel carcere femminile di Pozzuoli. Nell’ambito del blitz antidroga di stamani, sono in tutto 55 le misure cautelari, emesse dal Gip del tribunale di Napoli Nord, nei confronti altrettante persone accusate di cessione di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e per i reati di furto in abitazione, rapina, procurata evasione di soggetto detenuto presso la propria abitazione.
Intanto il prossimo 2 marzo, davanti ai giudici del Tribunale di Nola, Napoli, si terrà l’udienza preliminare per Michele Antonio Gaglione, 31 anni, accusato dell’omicidio volontario della sorella, Maria Paola. L’incidente tra il 10 e l’11 settembre, secondo gli inquirenti, è stato provocato proprio da Gaglione. A causa della caduta, Maria Paola picchiò con violenza la testa contro un tubo per l’irrigazione, sul lato della strada e perse la vita. Gaglione, difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, venne accusato di transfobia, ma lui ha sempre sostenuto che il motivo del suo dissenso circa la relazione tra la sorella minore e Ciro, era riconducibile ai sospetti che nutriva circa le attività illecite svolte da Migliore. Le famiglie di Maria Paola e Ciro sono entrambe residenti al Parco Verde di Caivano, dove oggi Migliore è stato arrestato. Sempre il 2 marzo, la Corte di Cassazione si pronuncerà circa l’istanza di carcerazione di Gaglione, presentata da Cantelli.