A carico di Doriano Saveri ci sono gravi indizi e la versione dei fatti resa agli inquirenti è stata "contraddittoria e lacunosa". L'interrogatorio è durato fino alle 4 di mattina
Il pubblico ministero Stefano Longhi l’ha interrogato fino alle 4 di questa mattina e ha raccolto la sua “versione dei fatti contraddittoria e lacunosa”. In più ci sono gravi indizi a suo carico. Per questo è scattato il fermo per Doriano Saveri, compagno di Rossella Placati, uccisa la notte del 22 febbraio nella propria casa a Bondeno, nel ferrarese. L’uomo è un artigiano edile bolognese di 45 anni, separato. I due erano conviventi. Accompagnato nella casa circondariale di Ferrara, rimarrà a disposizione della Autorità Giudiziaria. Le indagini e gli accertamenti dei carabinieri proseguiranno al fine di raccogliere ogni ulteriore elemento o fonte di prova utile alla risoluzione del caso.
Agli inquirenti Saveri ha detto di essere andato via la sera del 21 febbraio dopo un litigio, di essere tornato ieri mattina e di aver trovato la donna riversa nel bagno. Non ci sono segni di effrazione e si sta cercando l’arma del delitto, un oggetto contundente usato per colpire la vittima alla testa. Rossella Placati aveva 50 anni, era divorziata e faceva l’operaia.