Capitoli

  1. Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica settimanale: diamo i voti a La valle al centro del mondo, L’arte di legare le persone, Il nodo magico
  2. L'ARTE DI LEGARE LE PERSONE
  3. IL NODO MAGICO
Cultura

Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica settimanale: diamo i voti a La valle al centro del mondo, L’arte di legare le persone, Il nodo magico

“Un romanzo in cui non accade quasi nulla e tutto cambia”. Dobbiamo prendere in prestito una frase del Guardian per riassumere un prezioso consiglio di lettura come La Valle al centro del mondo di Malachy Tallack (Bompiani). Nove mesi raccolti in una ventina di giorni, da ottobre ad agosto, in un lembo di terra lontana delle isole Shetland (“La Valle”), tra una manciata di casette, l’oceano, il vento, le pecore e la brughiera. David e Mary abitano lì da generazioni curando la terra. Emma, la loro figlia, tornata da tempo a vivere in valle con il fidanzato Sandy, ora è partita all’improvviso per la terraferma lasciando il compagno da solo a poche centinaia di metri dai genitori. Terry è separato, si ubriaca in continuazione e ogni tanto ospita il figlio. Jo e Ryan sono una coppia di città appena giunta ma piuttosto in crisi. Alice, giallista di successo, dopo la prematura morte del giovane marito, vive nella valle da oltre un anno per scrivere il suo nuovo libro che parlerà proprio della storia di quel luogo. Poi c’è l’anziana Maggie che ad un certo punto scompare. Piccole impercettibili antispettacolari increspature del racconto accompagnano lentamente il lettore nella “quieta dignità” diffusa dei personaggi che, a loro volta, vanno a comporre una comunità isolata, descritta evitando banali stereotipi arcaici e ancorandosi ad un isolazionismo esistenziale per nulla naif. Ballack è narratore onnisciente dal tono composto e dal ritmo costante, sicuro nel tratteggiare un’ellissi antiglobale apparentemente invisibile. Ad inizio racconto dubbi, ostacoli, ferite (lo sgozzamento di agnelli, per dire, in chiave simbolica molto sottile) sembrano scurire da lontano lo scorrere degli eventi. Poi nelle ultime pagine tra rivalse e rinascite, scansati enunciati spregiudicati (la grazia con cui si vive il tragico incendio è di una bellezza abbacinante), ecco nuovamente tornare… la valle al centro del mondo. Voto (“con il sale che picchiava sulle labbra”): 8