Via libera definitivo del ministero della Salute al vaccino anti-Covid di Astrazeneca fino ai 65 anni. Con una circolare firmata da Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero, è stata aggiornata la modalità d’uso del prodotto dell’azienda farmaceutica inglese. Potrà essere utilizzato “nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni (coorte 1956), ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili”, si legge nel documento.
La decisione è stata presa a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico dell’Aifa e, come precisa la circolare, arriva da nuove evidenze scientifiche “che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate, e dati di immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni, nonché nuove raccomandazioni internazionali tra cui il parere del gruppo Sage dell’Oms”. Pertanto, il vaccino Astrazeneca “può essere offerto fino ai 65 anni (coorte 1956) compresi i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 senza quella connotazione di gravità riportata per le persone definite estremamente vulnerabili”.
Negli scorsi giorni era arrivato l’ok di Aifa per estendere la fascia di persone che possono riceverlo e un’altra buona notizia era giunta da The Lancet, rivista scientifica che ha pubblicato un nuovo studio sull’efficacia. Il composto, a vettore virale, ha un’efficacia dell’81,3% quando la seconda dose viene somministrata a 3 mesi dalla prima, contro un’efficacia del 55% se il richiamo viene fatto entro le 6 settimane. Inoltre una singola dose è altamente efficace nei primi 3 mesi dopo la somministrazione: al 76% a 22 giorni dall’inoculo. Aspettare dodici settimane prima di procedere a somministrare il richiamo era stata la raccomandazione anche dell’Agenzia italiana del farmaco lo scorso 10 febbraio.