Come riporta il Washington Post, il bambino era arrivato dall'Honduras, per raggiungere la madre. "Non aveva mai visto la neve, era la prima volta", ha detto quest'ultima alla stampa: ecco perché, quando la fitta nevicata ha imbiancato il suo giardino, il bambino è subito voluto andare a giocare fuori
È morto per sospetta ipotermia a 11 anni. Siamo a Conroe, Texas, e la storia è quella di Chistian. Come riporta il Washington Post, il bambino era arrivato dall’Honduras, per raggiungere la madre. “Non aveva mai visto la neve, era la prima volta”, ha detto quest’ultima alla stampa: ecco perché, quando la fitta nevicata ha imbiancato il suo giardino, il bambino è subito voluto andare a giocare fuori. È rimasto all’aperto per diverso tempo e quando la madre se n’è accorta lo ha fatto rientrare, con i vestiti inzuppati. Sembrava tutto normale nonostante la famiglia fosse rimasta senza elettricità e riscaldamento, cosa che viste le temperature artiche sta accadendo di frequente in tutta la zona. “Il mio compagno si è alzato di notte ed è andato a controllare che Cristian e il fratellino stessero bene. Respiravano, li ha coperti, gli ha dato una carezza ed è tornato a dormire” , ha aggiunto la madre.
La mattina seguente però Cristian non si è svegliato. “Entrambi i genitori, che sono stati sottoposti a screening per farmaci e ad esami del sangue, hanno collaborato con le autorità”, ha riferito il sergente Jeff Smith al Chronicle. “È stata già eseguita un’autopsia ma potrebbero trascorrere diverse settimane prima che la causa della morte venga confermata”, ha aggiunto.
Cristian è tra le più giovani vittime della tempesta artica che si è abbattuta sul Texas. Finora, almeno 47 persone sono morte a causa del clima gelido, una cifra che secondo le autorità probabilmente aumenterà con il protrarsi delle temperature gelide. Almeno 30 di queste morti sono avvenute in Texas, ha riferito il Washington Post, uno Stato in cui continue interruzioni di corrente hanno esposto i residenti a temperature pericolosamente basse. Alcuni sono morti per avvelenamento da monossido di carbonio dopo essersi esposti alle stufe o ai camion per riscaldarsi, altri invece sono stati trovati morti per ipotermia all’interno delle loro case o automobili.