È atterrato a Ciampino poco dopo le 23 di martedì 23 febbraio l’aereo di Stato con a bordo i feretri dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo. Ad attendere i feretri c’erano il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “L’Italia piange due servitori dello Stato. Onore all’ambasciatore Luca Attanasio e a Vittorio Iacovacci, militare dell’Arma dei Carabinieri. Il nostro Paese non vi dimenticherà mai“, ha scritto Di Maio su Facebook, pubblicando le foto dell’arrivo delle salme delle due vittime dell’attentato nella Repubblica democratica del Congo.

Oggi dovrebbero essere svolte le autopsie sui corpi dei nostri connazionali, mentre i funerali dell’ambasciatore si dovrebbero celebrare giovedì mattina alle 9.45 a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. La salma sarà poi trasferita a Limbiate, dove ci sarà una camera ardente in Comune, e, sabato, una cerimonia funebre. Con Attanasio e Iacovacci è morto anche Mustapha Milambo, autista del Programma alimentare mondiale.

Intanto una squadra degli uomini del Ros è arrivata in Congo per condurre le indagini: secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dagli inquirenti della RDC che stanno indagando sul caso, gli aggressori che hanno attaccato alle 10.15 a Kibumba, a pochi chilometri da Goma, il capoluogo del Nord Kivu, “erano sei in possesso di cinque Kalashnikov e di un machete“, si legge in una nota del governatore della provincia del Sud-Kivu citata dal sito Cas-info. “Gli assalitori hanno costretto le persone a bordo a scendere e a seguirli nel Parco dopo aver ucciso uno degli autisti per creare il panico”, aggiungono. Dopodiché, hanno rapito altri tre membri della spedizione.

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